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Dalla matematica alla geometria:
il fascino dei numeri ricorrenti
in alcuni capolavori.
Che la matematica esista e non sia solo
un arido esercizio della mente lo ave-
vano compreso benissimo i nostri ante-
nati. Per il grande padre della filoso-
fia, Pitagora (Samo, 580 a.C. circa /
Metaponto, 495 a.C. circa), la matema-
tica rappresentava lo strumento di de-
finizione della realtà tradotta in nu-
meri; a questa scienza collegava anche
la geometria e il calcolo. Proprio la
matematica, ipotizzano gli archeologi,
potrebbe essere alla base di straordi-
nari manufatti che sono stati in grado
di sfidare i millenni.
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il fascino dei numeri ricorrenti
in alcuni capolavori.
Sarebbe infatti proprio l'applicazione
della matematica alla geometria con cui
sono stati progettati alcuni templi
greci e magnogreci a garantirne la re-
sistenza millenaria nonostante gli at-
tacchi da parte di agenti atmosferici o
antropici come inondazioni, terremoti,
vibrazioni continue dovute al passaggio
dei treni o di una trafficata autostra-
da. Tra questi i templi di Poseidonia,
chiamata dai romani Paestum (a sud di
Salerno).
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in alcuni capolavori.
Alcuni studiosi ipotizzano che i templi
eretti dalla civiltà greca fossero pro-
gettati dagli antichi architetti con la
cosiddetta progressione aurea: non una
semplice progressione aritmetica ma una
proporzione geometrica complessa, nota
con il nome di "sezione aurea". Un rap-
porto simile a quello dei modelli di
crescita di molte forme a spirale che
si verificano in natura: come conchi-
glie, corna d'ariete, infiorescenze.
Possiamo osservare questo tipo di mo-
dello nello splendido Castel del Monte,
Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
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Posto sulla sommità di una collina a
539 metri s.l.m sull'altopiano pugliese
delle Murge settentrionali all'interno
del Comune di Andria, Castel del Monte
è uno dei monumenti più misteriosi del
mondo. Nel progetto architettonico del
duecentesco castello federiciano ricor-
re più volte il numero 8 con i suoi
multipli matematici e geometrici: pian-
ta ottagonale, circondata da otto tor-
ri, otto stanze, otto finestre per pia-
no, ecc. E' evidentemente più un luogo
di riflessione e approfondimento che
una costruzione militare.
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Il numero 8 prosegue ad affascinare
studiosi di ogni età come il giovane
studente napoletano, Stefano Barretta,
le cui sorprendenti riflessioni sono
state pubblicate recentemente sulla ri-
vista internazionale Mathematics in
School edita dalla prestigiosa Mathema-
tical Association. Egli ha dimostrato
che la differenza tra i quadrati di due
numeri dispari è sempre un multiplo di
8: più precisamente, la differenza tra
il quadrato dell'n + 1-esimo numero
dispari e il quadrato del dispari
precedente è esattamente pari a 8n.
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