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   DANILO REA: " L'improvvisazione nel- 
   la musica è un compromesso"          
 Danilo Rea trova nell'improvvisazione  
 la massima forma di libertà. Una pas-  
 sione tramandata alla figlia Oona, con 
 cui il 30 aprile salirà sul palco della
 Casa del Jazz per celebrare la Giornata
 Internazionale del Jazz.               

 Agis: Come festeggerete?               
 Rea: Molti anni fa ho avuto l'onore di 
 inaugurare la prima Giornata Interna-  
 zionale del Jazz con Enzo Pietropaoli e
 Jeff Ballard. Quest'anno festeggerò a  
 Roma con mia figlia, che canterà e     
 interpreterà Billie Holiday, insieme a 
 Barbara Bovoli.                        

             a cura di AGIS             
   Cinema 545     Film in Sala 547>551  


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   DANILO REA: " L'improvvisazione nel- 
   la musica è un compromesso"          
 Agis: Che emozione prova a cantare con 
 sua figlia?                            
 Rea: Lavorare con i figli non è facile,
 perché inevitabilmente finisci col por-
 tare sul palco il tipo di rapporto che 
 si ha nella vita privata. E' una sorta 
 di percorso psicanalitico che non sai  
 mai dove vai a finire. Ma, come nella  
 musica, ciò che conta è la fiducia nel-
 l'altro.                               
 Agis: Cosa rappresenta per lei l'im-   
 provvisazione?                         
 Rea: Per un artista l'improvvisazione è
 la libertà assoluta. I grandi musicisti
 del passato, come Bach, erano dei gran-
 di improvvisatori. Ai giovani   >>>    
             a cura di AGIS             
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   DANILO REA: " L'improvvisazione nel- 
   la musica è un compromesso"          
 bisognerebbe insegnare a trovare il    
 giusto equilibrio tra libertà e rigore 
 della partitura. L'improvvisazione nel-
 la musica è un compromesso.            
 Agis: Quando ha capito che il jazz     
 sarebbe stata la sua strada?           
 Rea: Ho cominciato a suonare a 16 anni,
 dopo il liceo sono entrato in Conserva-
 torio e lì ho scoperto il jazz. A 18   
 anni, quando con Roberto Gatto ed Enzo 
 Pietropaoli formammo il Trio di Roma,  
 avemmo l'occasione di suonare con Lee  
 Konitz e Steve Grossman, due grandi    
 sassofonisti. Fu il nostro battesimo   
 del fuoco.                             

             a cura di AGIS             
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