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Repetita iuvant
a cura di Aeronautica Militare
Si chiama primavera, entra astronomica-
mente con l'equinozio di marzo e termi-
na con il solstizio di giugno, tre mesi
nei quali nell'emisfero nord il sole
è sempre più alto nel cielo, irradia
più energia e risveglia la biosfera.
In termini di circolazione atmosferica,
questo si concretizza solitamente in
una maggiore frequenza e intensità di
scambi d'aria lungo i meridiani, cioè
aria che viaggia mossa dalle alte e
basse pressioni da nord a sud e vice-
versa.
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Sono quindi più probabili le situazioni
in cui l'aria calda in risalita porta
repentini aumenti delle temperature e
quella in discesa provoca l'effetto
opposto. In particolare, per effetto
del definitivo dissolvimento del Vorti-
ce Polare Stratosferico, che va in
letargo fino a ottobre, è molto proba-
bile che a situazioni di caldo antici-
pato, vedi alcuni giorni dello scorso
mese di aprile,seguano delle situazioni
di freddo tardivo, storicamente noti
per essere molto temuti dagli agricol-
tori.
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La primavera è quindi per sua natura
variabile, spesso molto instabile,
quasi sempre molto piovosa. E' stupenda
nei colori, ma non è quella che si
definisce "bella stagione", che arriva
invece dopo, quando l'energia in arrivo
dal sole ha raggiunto l'apice ed ha
prodotto i suoi effetti stabilizzanti
nella circolazione dell'aria. In poche
parole, per una volta, quel che sta
accadendo con giornate soleggiate che
si alternano al maltempo è, assoluta-
mente, normale e anche necessario.
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commento a cura di Guido Barlozzetti
Deve essere un'espressione accattivante
"la bella stagione" perché ricorre nei
titoli di svariati romanzi. E'uscita
due anni fa la storia di Salvatore
Cuoci che seguendo il rimpianto di una
coppia mancata torna a una stagione,
gli anni Settanta e Ottanta, di sogni
e speranze, sia pure con contraddizioni
che furono drammatiche. Un anno prima
era apparsa La bella stagione a cura di
Roberto Mancini e Gianluca Vialli, il
racconto della cavalcata verso lo
scudetto di una squadra, la Sampdoria,
che rompeva il monopolio delle grandi
squadre metropolitane.
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commento a cura di Guido Barlozzetti
E si intitola così anche il romanzo
d'esordio di Tito Casini pubblicato nel
1929, lo stesso anno in cui a Firenze
con Papini, Bargellini e Giuliotti fon-
dò la rivista Frontespizio. Un romanzo
come del resto tutta la sua opera che
ha per protagonista la vita degli umili
e dei diseredati, creature di Dio trop-
po spesso ai margini della società.
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Francesco Carofiglio, fratello di
Gianluca, sposta il titolo ne La sta-
gione bella, appena uscito, storia di
una figlia alla ricerca del segreto
della madre che è morta e le ha lascia-
to una scatola con tante fotografie e
un nastro registrato...
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