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PROBA-3: IL 4 DICEMBRE
IL LANCIO DALL'INDIA
Una coppia di satelliti in formazione a
una distanza di circa 150 metri l'uno
dall'altro con un margine di errore di
appena un millimetro: è così che la
missione Proba-3 dell'Esa produrrà qua-
si quotidianamente eclissi di Sole ar-
tificiali lunghe fino a sei ore. Obiet-
tivo: studiare la corona solare. Fonda-
mentale il contributo dei ricercatori
dell'Inaf di Torino, che hanno proget-
tato e realizzato filtri e sensori
d'ombra.
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PROBA-3: IL 4 DICEMBRE
IL LANCIO DALL'INDIA
L'Istituto nazionale di astrofisica,
in particolare l'Osservatorio di Tori-
no, ha avuto la responsabilità per lo
studio, lo sviluppo, la realizzazione
ed i test di qualifica e di accettazio-
ne di uno fra gli strumenti più accura-
ti a bordo di Proba-3: il sistema me-
trologico Sps, lo Shadow Position Sen-
sors, dice Silvano Fineschi dell'Inaf
di Torino.
Articolo completo su media.inaf.it.
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UN UNIVERSO MOLTO PIU' GRANDE,
NELLE SIMULAZIONI
La simulazione idrodinamica più grande
di sempre è stata effettuata con il su-
per computer americano Frontier dell'O-
ak Ridge National Laboratory, nel Ten-
nessee. Mostra l'evoluzione della mate-
ria oscura, del gas, e delle stelle su
scale corrispondenti a quelle osservate
con i più grandi telescopi.
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UN UNIVERSO MOLTO PIU' GRANDE,
NELLE SIMULAZIONI
La struttura su larga scala dell'uni-
verso, ovvero la rete cosmica sulla
quale si formano tutte le strutture vi-
sibili e osservabili, è fatta di aloni
di materia oscura più o meno densi al-
l'interno dei quali collassa il gas ba-
rionico (la materia normale, visibile)
che dà vita a stelle, galassie, gruppi
e ammassi di galassie.
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UN UNIVERSO MOLTO PIU' GRANDE,
NELLE SIMULAZIONI
"Si tratta del primo caso di una simu-
lazione che sfrutta le risorse computa-
zionali di una macchina, Frontier, del-
la cosiddetta classe exascale, in grado
di compiere oltre un miliardo di milia-
rdi di operazioni semplici al secondo.
Ne esistono solo tre al mondo al momen-
to, tutte negli Usa, e Frontier è al
secondo posto assoluto per capacità",
ha commentato Andrea Possenti, ricerca-
tore dell'Inaf di Cagliari e responsa
bile dell'Unità di supercalcolo dell'I-
stituto nazionale di astrofisica.
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IN UNA SUPERNOVA
ESPLODE ANCHE LA MATERIA OSCURA
Il posto migliore in cui cercare gli
assioni, oggi fra i più promettenti
candidati per la materia oscura, sareb-
be là dove esplode una supernova. Per
vederli, però, l'evento dovrebbe acca-
dere nella nostra galassia e dovremmo
essere pronti a osservarlo sin dai pri-
mi istanti, con un telescopio a raggi
gamma. A proporlo è uno studio guidato
da Claudio Andrea Manzari dell'Univer-
sità di Berkeley e pubblicato su Physi-
cal Review Letters.
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IN UNA SUPERNOVA
ESPLODE ANCHE LA MATERIA OSCURA
Ne abbiamo parlato con l'autore,Claudio
Andrea Manzari, trentenne originario di
Bari, dal 2022 ricercatore postdottora-
to all'Università della California, a
Berkeley, che spiega: "Una generica
predizione di questi modelli è che
l'assione interagisca con tutta la ma-
teria e le interazioni presenti nel Mo-
dello standard. Di conseguenza, in un
campo magnetico intenso, c'è una proba-
bilità non nulla che l'assione si con-
verta in un'onda elettromagnetica, un
fotone".
Intervista completa su media.inaf.it
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ADDIO A GUIDO PIZZELLA
E' venuto a mancare nella notte tra il
21 e il 22 novembre scorsi. Professore
ordinario di fisica e di fisica della
gravitazione, prima alla Sapienza e in
seguito all'Università di Roma "Tor
Vergata", assieme a Edoardo Amaldi fon-
dò, all'inizio degli anni '70, la ri-
cerca sperimentale delle onde gravita-
zionali in Italia, progettando e gui-
dando la realizzazione dei rivelatori a
barre risonanti Explorer e Nautilus.
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ADDIO A GUIDO PIZZELLA
"Oltre agli importanti risultati scien-
tifici da lui conseguiti e la sua de
dizione all'insegnamento, sottolinea il
professor Lucio Cerrito sul sito del-
l'Università di Roma "Tor Vergata", il
lascito maggiore del professor Pizzel-
la è quello di aver costituito una
scuola che ha fatto della passione per
la scienza e della perseveranza la sua
bandiera e che ha formato generazioni
di fisici sperimentali. La sua impronta
nella comunità scientifica e accademica
resterà indelebile".
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WESTERLUND 1, IL SUPER AMMASSO
NELL'OCCHIO DI WEBB
Svelati nuovi segreti del super ammasso
stellare Westerlund 1, grazie al lavoro
di analisi del progetto internazionale
guidato da Mario Guarcello dell'Inaf di
Palermo, Ewocs (Extended Westerlund 1
and 2 Open Clusters Survey), e alle os-
servazioni del James Webb Space Tele-
scope. I risultati saranno pubblicati
su Astronomy & Astrophysics. Il risul-
tato presenta le osservazioni del supe-
rammasso stellare Westerlund 1 effet-
tuate con il Jwst utilizzando gli stru-
menti NirCam e Miri.
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WESTERLUND 1, IL SUPER AMMASSO
NELL'OCCHIO DI WEBB
NirCam ha fornito dati utili per com-
prendere l'influenza di questi ambienti
sui prodotti del processo di formazione
stellare. Miri ha rivelato sorprendenti
nebulosità nell'ammasso, nella regione
circostante e attorno alle stelle mas-
sicce più evolute. Le spettacolari im-
magini riportate nello studio mostrano,
dunque, alcune delle caratteristiche
uniche di Westerlund 1.
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INAF: chi siamo
L'Istituto Nazionale di Astrofisica è
l'ente di ricerca italiano dedicato al-
lo studio dell'Universo. INAF promuove,
realizza e coordina le attività di ri-
cerca nei campi dell'astronomia e del-
l'astrofisica, in ambito nazionale e
internazionale. Proiettato nel futuro e
protagonista nelle collaborazioni in-
ternazionali, INAF progetta e sviluppa
tecnologie innovative e strumentazione
d'avanguardia per lo studio e l'esplo-
razione del cosmo. INAF è anche diffu-
sione della cultura scientifica.
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