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I semi delle nubi
a cura di Aeronautica Militare
E'un posto magico Torre Calandrelli, la
sommità che svetta sui palazzi di Roma,
nel cuore della città, a due passi da
Montecitorio, è la sede dell'Osservato-
rio Astronomico del Collegio Romano,
fondato dal Gesuita Padre Angelo Secchi
uno dei primi scienziati della nostra
materia. Nei locali dell'Osservatorio,
si trovano ancora gli strumenti dell'e-
poca, tra cui anche dei vecchi proiet-
tili allo ioduro d'argento, usati per i
primi esperimenti di inseminazione del-
le nubi, ossia per stimolare la preci-
pitazione ed evitare quindi la forma-
zione della grandine.
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I semi delle nubi
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Quella di provare a forzare le precipi-
tazioni è, quindi, una pratica antica.
Contrariamente a quasi tutto quello che
ci circonda, però, è anche una pratica
che non ha mai fatto progressi soddi-
sfacenti. Alcuni servizi meteorologici
vi fanno comunque ricorso in via speri-
mentale, senza aver mai ottenuto gran
che e, sopratutto, senza basi scienti-
fiche veramente robuste.
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I semi delle nubi
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E'per questo che le polemiche seguite
alle piogge torrenziali che hanno col-
pito Dubai nei giorni scorsi sommergen-
do la città, con molti giornali che
hanno sollevato il dubbio che si potes-
se trattare di un esperimento di geo
ingegneria sfuggito di mano sono chiac-
chiere sterili e a dir poco malamente
informate. L'inseminazione delle nubi
funziona poco in condizioni limite,
cioè quando l'energia è poca e la piog-
gia potrebbe giovare dello stimolo ri-
cevuto.
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I semi delle nubi
a cura di Aeronautica Militare
Con l'energia enorme che c'è nei siste-
mi temporaleschi come quelli all'origi-
ne dell'alluvione, il contributo di uno
stimolo è del tutto irrilevante, figu-
riamoci se potrebbe favorirne lo svi-
luppo. Ennesime dimostrazioni di quanto
poco si conosca la materia e di quanto
sia facile piuttosto far commenti nono-
stante queste lacune di conoscenza.
Facciamo cose meravigliose come specie
intelligente, ma su certe cose siamo
ancora davvero piccoli, che si tratti
di provare a condizionare il tempo
atmosferico o anche semplicemente di
raccontarlo.
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I semi delle nubi
commento a cura di Guido Barlozzetti
Il Collegio Romano fu istituito da I-
gnazio di Loyola dopo che aveva fondato
la compagnia di Gesù nel 1534. Gli al-
lievi potevano seguire tutto il ciclo
degli studi da quelli elementari agli
universitari.Fu Papa Gregorio XIII a
costruire tra il 1582/1584 la sede de-
finitiva a Roma nel rione Pigna.Dopo la
soppressione dell'Ordine, il cardinale
Zelada,incaricato di provvedere al fun-
zionamento del Collegio, decise di po-
tenziare il piccolo osservatorio esi-
stente e ne affidò l'incarico al sacer-
dote secolare Giuseppe Calandrelli
(1749/1827).
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I semi delle nubi
commento a cura di Guido Barlozzetti
Giuseppe Calandrelli accettò l'incarico
nonostante i pochi fondi disponibili e
pur non essendo retribuito. Fu largo il
campo degli studi a cui si dedicò: os-
servazioni di eclissi, la questione
dei logaritmi immaginari, la riforma
del calendario gregoriano, meteorologia
e calcoli matematici relativi alla de-
terminazione del giorno di Pasqua e
di tutte le feste legate a questa data.
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I semi delle nubi
commento a cura di Guido Barlozzetti
Quando venne ricostituita la Compagnia
di Gesù e furono tolti tutti gli inse-
gnamenti ai religiosi che se ne erano
fatti carico, i Gesuiti vollero fare
un'eccezione per lui che, però, in
solidarietà con i colleghi si rifiutò
di restare nell'osservatorio e passò ad
insegnare nel Collegio Germanico.
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E finalmente nevica
commento a cura di Guido Barlozzetti
Nevica anche nella letteratura. Nevica
nell'abbazia de "Il nome della rosa" di
Umberto Eco. Nevica ne "La città smar-
rita nella neve" di Italo Calvino, al
punto che ha perso gli spigoli e che il
protagonista può sentirla finalmente
accogliente. Ed è ancora lei che chiude
nel suo silenzio misterioso Dubliners
di James Joyce: "Osservò assonnato i
fiocchi, argentei e scuri, cadere obli-
quamente contro il lampione. Era tempo
per lui di mettersi in viaggio verso
occidente.
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E finalmente nevica
commento a cura di Guido Barlozzetti
Sì, i giornali avevano ragione: nevica-
va in tutta l'Irlanda. La neve cadeva
su ogni punto dell'oscura pianura cen-
trale, sulle colline senza alberi, ca-
deva lenta sulla palude di Allen e, più
a ovest, sulle onde scure e tumultuose
dello Shannon. Cadeva anche sopra ogni
punto del solitario cimitero sulla col-
lina dove era sepolto Michael Furey. Si
ammucchiava fitta sulle croci contorte
e sulle lapidi, sulle punte del cancel-
letto, sui roveti spogli.
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E finalmente nevica
commento a cura di Guido Barlozzetti
La sua anima si dissolse lentamente nel
sonno, mentre ascoltava la neve cadere
lieve su tutto l'universo, come la di-
scesa della loro ultima fine, su tutti
i vivi e su tutti i morti".
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