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Se il mutamento avviene dall'interno

Prende piede 'Devianza positiva' scuola_africa_296

L'approccio a un problema presenta dei rischi: non sempre le soluzioni sono chiare e spesso quelle imposte dall' esterno si rivelano fallimentari. Partendo da questa considerazione, ma soprattutto osservando le dinamiche in alcuni gruppi sociali particolarmente disagiati, un gruppo di scienziati e operatori umanitari ha sviluppato una teoria, nota come "Devianza positiva" (PD, ovvero "Positive Deviance").

Forte di alcune esperienze incoraggianti, la teoria ha conquistato sempre più adepti, che nel 2001 hanno dato vita alla PDI, Positive Deviance Initiative, volta a diffondere la PD nel mondo. La PDI, finanziata da fondazioni quali Ford e Rockefeller, è riuscita in breve tempo a interagire con le maggiori organizzazioni internazionali e con varie Ong in 30 Paesi, a ogni latitudine. Obiettivo della PDI è documentare e condividere informazioni ed esperienze, allo scopo di fare della "devianza positiva" il cardine di una globalizzazione più equa, che dia risposte più immediate alle sfide di ogni giorno. Oltre a fornire documentazione, la PDI mira ad esplorare nuovi ambiti a cui espandere l'esperienza della PD e formare dirigenti in grado di mettere in pratica la teoria nel modo migliore.

UNA FILOSOFIA DIFFUSA NEL MONDO
La PD parte dall'assunto che in ogni comunità ci sono individui che, pur con gli stessi mezzi di altri, sono in grado di trovare soluzioni ottimali. L'esperienza di tali soggetti, chiamati "devianti positivi", dimostra che le risposte ai problemi sono presenti all'interno dei gruppi sociali. Le comunità, dunque, devono imparare a non attendersi aiuti esterni. Ne risulta una filosofia che al centro della sua ricerca non pone più i "bisogni", ma le "risorse" di cui una comutà dispone: identificare e ottimizzare i mezzi a disposizione, quindi usarli a vantaggio di tutto il gruppo.