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Cibo per tutti, la prima sfida

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Tutto ebbe inizio nel 1990, quando il medico americano Jerry Sternin arriva in un Vietnam affamato, alle prese con un pesante embargo economico. Nella giungla a sud di Hanoi, vive una comunità di 30.000 anime. Tutti si cibano solo di riso, tranne una donna, madre di famiglia, che osa nutrire i figli con gamberetti, granchi e lumache, alimenti che i suoi simili ritengono pericolosi perché crescono nel fango. Una volontaria dell'Ong "Save the Children" spiega al gruppo perché quella mamma ha fatto bene a cambiare abitudini alimentari. Dopo pochi mesi, il problema fame ne risulta ridimensionato. 

Il governo vietnamita chiede al dottor Sternin, giunto nel Paese con "Save the Children", di attuare un programma contro la malnutrizione infantile. Sternin e sua moglie scelgono 4 villaggi-pilota per attuare la PD, teorizzata una decina d'anni prima da Marian Zeitlin, docente di Scienze dell'alimentazione. Anche stavolta, l'esempio nato all'interno del gruppo convince i componenti a mutare abitudini alimentari. I risultati sono incoraggianti: le autorità vietnamite adottano nei loro programmi la PD, che gli Sternin inseriscono in progetti in altri 41 Paesi, spaziando poi in altri ambiti sanitari.

SETTE REGOLE PER DIVENTARE ESEMPI
I "devianti positivi" sono individuati in base ad alcuni connotati-chiave:
1 - Passionalità: è l'elemento che può fare la differenza, ad esempio, tra un commesso e un imprenditore.
2 - Impegno sociale o morale: è ciò che distingue un farmacista all'ascolto del paziente da un venditore di medicinali.
3 - Capacità di vedere le alternative: caratteristica di chi non si limita a dare una sola risposta a un problema.
4 - Progettualità: capacità di andare incontro a ciò che si vuole, e non di fuggire da ciò che non si vuole.
5 - Capacità di apprendimento: consente di trovare rapidamente regole generali da una situazione contingente.
6 - Apertura al nuovo: disponibilità a soppiantare vecchi modelli e teorie esplorando terreni sconosciuti.
7 - Indifferenza verso le convenzioni: "Anche se tutti i cani fanno pipì su un albero, non è detto che sia quello giusto" è il motto del deviante positivo. Individuato il soggetto, l'addetto al piano di PD ne organizza le conoscenze e le integra nel quadro emozionale e culturale, motivando il gruppo a prenderlo ad esempio.