"La 'positive deviance' è da sempre un motore della nostra attività", dice a Televideo Giusy Loiro, addetta stampa per l'Italia dell'Ong Save the Children.
"Formando le persone che vivono in un gruppo, si dà alla comunità la possibilità di camminare con le proprie gambe. Del resto, qualcuno di molto più importante di noi disse 'Insegnategli a pescare e lo avrete sfamato per la vita'".
"Ad esempio, più che costruire aule che rischiano di rimanere vuote, è importante formare maestre. In molti Paesi, se le bimbe non vanno a scuola è perché i genitori temono che possano subire violenza da parte dei maestri uomini".
CONTRO LE MUTILAZIONI GENITALI
"Da tempo, Save the Children organizza in Etiopia un progetto nel campo delle mutilazioni genitali femminili". "Abbiamo creato gruppi di ascolto in villaggi difficilmente raggiungibili, responsabilizzando alcuni personaggi chiave all'interno del progetto. Abbiamo dotato i villaggi di alcune radio, che periodicamente trasmettono programmi che sensibilizzano sulla dannosità delle pratiche che combattiamo".
"Le donne che si convincono ad abbando- nare l'infibulazione e l'escissione lasciano gli strumenti che usavano a tal fine in uno spazio, diventato una sorta di museo dal grande valore simbolico".