Lo spettacolo del Nautico resta intatto nella sua bellezza e nel suo fascino per i mille colori, esaltati dai riflessi del sole e della miriade di vele. Non è azzardato dirlo, quest’anno è uno spettacolo ancora più bello che negli anni passati, per il buon lavoro svolto dalla Fiera di Genova, che ha saputo trasformare gli spazi espositivi e li ha resi più piacevoli e gradevoli. Anche il tempo è favorevole e sembra voler affievolire il clima difficile e preoccupante che viene dal versante economico. L’atmosfera è quella dell’estate, di piena estate, con un sole molto caldo che tende a favorire i tanti visitatori in maglietta nei lunghi percorsi tra un padiglione e l’altro, tra una banchina e l’altra e tra il groviglio di scafi, a terra e in mare.
AFFLUSSO DI GENTE SIN DALL’INIZIO
E anche se questo è un anno di crisi, di cui tutti parlano, i visitatori non mancano. La gente c’è. Ed è parecchia. Non c’è la folla degli anni d’oro, ma gli appassionati, e non solo, ci sono. Arrivano da ogni parte d’Italia e da diversi paesi europei. Non manca chi viene da lontano, da altri continenti. Le presenze, comunque, sono abbastanza rilevanti e, per un verso, si potrebbe dire che è anche meglio per come ci si muove bene tra la gente, che ripetiamo è tanta gente, cosa sempre piacevole in una rassegna espositiva, ma con il vantaggio di non dover subire la calca nei movimenti. Le barche sono meno del passato, ma non è facile accorgersene se non si guardano con attenzione gli spazi vuoti lungo le banchine. Ci sono pur sempre 2.000 scafi con i megayachts in prima linea a far da grande polo d’attrazione. Genova, dunque, nonostante tutto continua a primeggiare tra i saloni senza problemi. Resta l’appuntamento immancabile per la nautica. Sono migliorate le strutture che riescono a rendere più piacevole questa “gita” al Nautico. Sì, perché al di là della passione e del desiderio di voler comprare una barca, al Salone di Genova si va a passare anche una bella giornata. Magari solo per ammirare le barche e per mostrarle ai bambini o per trascorrere un momento piacevole con la famiglia in un’atmosfera che ha qualcosa di magico. Perché la barca è una magìa che molti hanno dentro e cercano di viverla con la loro passione. Altri non lo sanno, ma sono attratti e affascinati da questo particolare spettacolo che solo Genova e la nautica sanno dare. Il tema dominante resta sempre la crisi. La gente ne parla, anche per spiegare l’assenza di soldi. I più vicini alla nautica criticano la stampa che identifica barca e lusso e dimentica di scrivere della passione; parlano delle leggi che non vanno e degli alti costi per il mantenimento degli scafi. “E’ un settore dimenticato dalla politica”, dice un imprenditore del settore.
UN SETTORE TROPPO TRASCURATO
Eppure la politica dovrebbe pensare di più alla nautica. Siamo pur sempre un popolo di navigatori che sin dall’antichità svolgeva i traffici commerciali per mare. E’ un settore che per molti e molti anni è stato parte preponderante dello sviluppo economico del Paese. Ma ancora oggi tanti politici reputano la barca come l’esibizione di una ricchezza e fanno di tutta l’erba un fascio, dimenticando i veri motivi che spingono tanti verso le barche.
LA BARCA PER AFFARI E’ LA KOOT 54
Certo, ci sono barche importanti e costose che richiedono impegni economici che non sono per tutti. Ma non si può restare indifferenti di fronte a produzioni particolari che la fantasia realizza. Come la “Koot 54”, un’imbarcazione ideata per le riunioni di lavoro. E’ aperta, 16 metri, e ha ampi spazi liberi all’esterno e con interni semi aperti per avere un contatto continuo con il mare. La barca, costruita in Tunisia da un gruppo di lavoro che fa capo all’architetto italiano, Francesco Maria Giulini, è l’ideale per un incontro di lavoro all’aria aperta. L’interno, infatti, non ha cabine, ma solo un ambiente unico senza soluzione di continuità, con aperture che fanno restare a contatto con il mare. L’arte italiana della nautica, in conclusione, si evolve sempre più e Genova è l’occasione ideale per farla conoscere al mondo.
(P. C.)