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9 dicembre

Nasce la principessa Masako, Walesa è il primo presidente polacco eletto direttamente, annunciata la separazione tra Carlo e Diana, muore Franco Franchi

Carlo Azeglio Ciampi è nato il 9 dicembre 1920 a Livorno. Prima di essere eletto presidente della Repubblica è stato Governatore della Banca d'Italia dal 1979 al 1993, presidente del Consiglio dei ministri e ministro del Turismo e dello Spettacolo ad interim (1993-1994) e ministro del Tesoro e del Bilancio (1996-1999).

Dei suoi sette anni al Quirinale si ricordano gli incessanti appelli al dialogo bipartisan. Il viaggio nella memoria. La riscoperta del Tricolore e dell'Inno di Mameli. 

Cominciato in sordina, il settennato si è imposto con un crescendo inatteso. E' riuscito a vincere le diffidenze iniziali per un presidente veramente estraneo ai partiti.  Ad alcuni Ciampi addirittura sembrò un presidente transitorio, di ripiego. Lo faceva pensare il suo curriculum vitae tutto tecnico. Si sbagliavano: alla prova dei fatti, si è visto che al Quirinale era arrivato un presidente destinato a restare sette anni pieni e a giocare nella vicenda politica nazionale da 'garante attivo', con il Vangelo della Costituzione in mano, con sue idee politiche, con radicate convinzioni laiche, democratiche ed europeiste, da uomo impegnato a difendere con passione civile e testardaggine le sue opinioni.

Ciampi è stato un severo guardiano della Costituzione. Ha usato con moderazione i suoi pochi poteri (ma li ha usati) e ha usato il prestigio personale e l'autorevolezza per ampliarli: con le esternazioni e attraverso l'intesa con altre istituzioni. Ha rivendicato ed esercitato il diritto-dovere di dare consigli a tutti: anche all'Esecutivo. 

Il vecchio banchiere diventato presidente a 79 anni ha veramente superato se stesso nei momenti più drammatici e anche in quelli più esaltanti: ad esempio, ai solenni funerali di Stato per i caduti di Nassiriya, alle esequie dei bambini della scuola terremotata di San Giuliano di Puglia. In queste occasioni ha impersonato il sentimento nazionale toccando corde profonde. E alle Olimpiadi di Atene ha motivato e accompagnato al medagliere gli atleti azzurri. Nei momenti di disorientamento, Ciampi è stato la bussola del Paese. E' stato il pacificatore, il pompiere che ha spento mille focolai di scontro troppo acceso, l'arbitro dei conflitti insanabili, il predicatore instancabile del dialogo e della concertazione, il saggio che indica i nodi da sciogliere e al tempo stesso istilla fiducia.

Quando ha usato questi poteri di esortazione, bisogna riconoscerlo, è stato spesso un profeta inascoltato. Se ne è rammaricato, ma non si è mai scoraggiato. Anzi, alla fine del Settennato è apparso più che mai deciso a seminare le buone idee, convinto che prima o poi germoglieranno, soprattutto se sono accompagnate dal buon esempio di chi le sostiene.

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Il 9 dicembre nella storia

Nasce la principessa giapponese Masako Polonia. Lech Walesa è il primo presidente eletto direttamente Carlo e Diana annunciano la loro separazione Muore l'attore Franco Franchi 

 

 

 

Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.