Niente piu' 'pizze' di celluloide, spezzoni da 'saldare' e tutti gli altri dispositivi e componenti che siamo abituati ad associare all'interno di una cabina di proiezione cinematografica, come quella di "Cinema Paradiso" per esempio. L'ultima 'rivoluzione digitale', iniziata a fine 2009 con il film Avatar, sta per mandare in pensione la vecchia "35 millimetri", e le sale di tutto il mondo saranno pronte entro il 2015 ad abbandonare definitivamente la pellicola per il film digitale, scaricato direttamente via satellite, da internet oppure su dischi digitali ad alta risoluzione. Lo afferma una ricerca della compagnia Usa Ihs Screen Digest sulla base dei tassi di crescita della nuova tecnologia, ovunque impetuosi tranne che nel nostro paese, dove invece serve uno 'scatto' per non farsi trovare impreparati all'appuntamento. Se solo nel 2010 il 68% dei cinema usava ancora la pellicola, afferma la ricerca, nel 2012 questa percentuale scendera' al 37%, per poi approssimarsi allo zero nei tre anni successivi.
Secondo il rapporto il digitale monopolizzera' le sale Usa alla fine del 2013, mentre l'Europa occidentale la mettera' in pensione alla fine dell'anno successivo, e il resto del mondo si adeguera' in breve tempo. La prima major cinematografica a passare completamente al digitale sara' probabilmente la 20th Century Fox, che ha gia' annunciato che dal gennaio 2013 distribuira' solo film in formato elettronico. Per quanto riguarda l'Europa i numeri corrispondono all"invasione digitale' descritta dal rapporto nella maggior parte dei paesi, anche grazie agli aiuti pubblici che in molti casi favoriscono la transizione. Dell'argomento si e' discusso durante una sessione dell'ultimo Festival del cinema di Roma, dove sono stati presentati alcuni dati: gli schermi digitali europei allo scorso primo gennaio erano 10.341, il 30% del totale, con un aumento del 121% rispetto all'anno precedente, e tra questi 8417 sono attrezzati per le proiezioni in 3D. Nei primi sei mesi di quest'anno in tutti i paesi si e' avuto un incremento a due cifre, con la Germania in testa con un +61%, seguita da Francia e Gran Bretagna con un aumento del 42%. L'Italia in questa corsa sembra pero' segnare il passo: gli schermi attrezzati con il digitale sono 1080, circa un terzo del totale, ma l'aumento nei primi sei mesi di quest'anno e' stato solo del 18%. Il piu' basso in Europa, soprattutto per l'assenza di contributi pubblici alla conversione, molto costosa, delle sale.
Il metodo di proiezione tradizionale, spiegano gli autori, e' destinato a rimanere in pochissime sale d'essai per i film piu' vecchi: "L'arrivo di Avatar ha rappresentato il momento fondamentale nella storia del cinema digitale - spiega David Hancock, uno degli autori - prima solo il 19% delle sale nel mondo era attrezzata, mentre ora sia la tecnologia digitale 'semplice' che quella 3D hanno ritmi di crescita a due cifre".