A tavola l’agricoltura italiana non serve veleni. Un patrimonio alimentare, il nostro, che la Confederazione italiana agricoltori (Cia) ha voluto valorizzare con “Bandiera Verde”, un marchio attraverso il quale si dà pieno riconoscimento a tutti quei comportamenti tesi a tutelare l’ambiente e ad esaltare le produzioni legate al territorio. Una grande mappa della qualità agricola che non è fatta solo di Dop, ed Igp di cui siamo leader in Europa, ma anche di tante piccole e piccolissime realtà rurali che danno la forza motrice all’agroalimentare Made in Italy rendendolo fortemente variegato e diversificato tanto da raggiungere eccellenze inimitabili e inestimabili.
Una mappa che si snoda su tutta la Penisola fatta di formaggi, carni , oli e vini che vengono ancora oggi lavorati come cinque secoli fa e che vanno dal latte di asina usato per fare formaggi dal sapore ineguagliabile ai prodotti innovativi per la cosmesi. Una realtà, dunque, solo italiana e che non ha nulla a che vedere con i veleni alimentari che importiamo dall’estero e che atterrano sempre più spesso sulle nostre tavole. La mappa rappresenta un percorso ben preciso attraverso il quale i cittadini, garantiti dal marchio “Bandiera Verde” si possono muovere alla ricerca della qualità, dell’ambiente, del paesaggio rurale incontaminato, dei cibi biologici e prodotti trattati le cui ricette si perdono nella notte dei tempi.
M. P.