Primi in Europa per qualità e sicurezza dei nostri prodotti. Ma evidentemente non basta. La nostra agricoltura è in coma profondo e le imprese, strozzate dall’aumento vertiginoso dei costi dei mezzi di produzione e dalle emergenze alimentari causate dai prodotti importati dall’estero, chiudono una dietro l’altra. Un terremoto nel nostro sistema agroalimentare. Negli ultimi dieci anni, infatti, ben 500.000 imprese hanno dovuto alzare bandiera bianca e chiudere i battenti. Ma non basta. Sempre negli ultimi dieci anni la superfice sottratta all’agricoltura è stata di oltre 600 mila ettari. Una desertificazione che inciderà sul nostro sistema idrogeologico.
I nostri prodotti, secondo le associazioni degli imprenditori agricoli, hanno registrato un costante aumento dei prezzi dei mezzi di produzione (concimi, sementi, mangimi, antiparassitari, gasolio) e si è passati da un più 2,5% ad un più 10,6%. Costi che inciderebbero nella gestione aziendale in media tra il 60 e l’85%. E le stime di quest’anno prevedono una ulteriore flessione del 2,4% . Davanti alla continua crescita dei costi, sostengono gli imprenditori, l’agricoltura è destinata a registrare nuove pesanti contrazioni e il rischio recessione non è affatto remoto.
M. P.