Mancate vendite, ritiro dal mercato dei prodotti, blocco delle produzioni. E tanta paura. Le ultime emergenze alimentari sono costate alla filiera del nostro patrimoni agroalimentare qualcosa come 5 miliardi di euro. Una cifra, sostengono gli imprenditori agricoli, pari al 60% del fatturato del consumo delle eccellenze del nostro patrimonio (Dop, Igp e Stg) che hanno un giro di affari che si avvicina intorno ai 9 miliardi di euro.
La psicosi che si è sparsa tra i consumatori, dicono i nostri allevatori, è spesso ingiustificata e il nostro sistema ingiustamente viene troppo volte criminalizzato. Emblematica la vicenda dell’aviaria: nel nostro Paese non si è registrato nessun contagio eppure il crollo dei consumi ha determinato un danno economico stimabile intorno agli 800 milioni di euro. Ma vediamo in dettaglio i danni provocati dalle ultime emergenze alimentari. Mucca pazza: scoppia nel ’90 e in quell’occasione sono stati almeno tre i miliardi di euro che andarono in fumo per colpa della contrazione dei consumi sul mercato italiano. L’emblema di quella crisi fu il blocco della vendita della Fiorentina. Tra il 2003 e il 2007 è la volta dell’Aviaria. In sei anni accertati 351 contagi tra volatili-uomo. Centoventinove i morti. Ai nostri allevatori ha provocato un danno di oltre 800 milioni di euro.
Nel 2001 scoppia l’afta epizootica. In Francia, Gran Bretagna, Irlanda e Olanda vengono abbattuti 6,5 milioni di capi di ovini. In Italia i consumi di carne subiscono una contrazione di 200 milioni di euro. Nel 2008 scoppia il caso della mozzarella di bufala e del manzo agli ormoni: danni per 530 milioni di euro. Nel 2008 l’allarme arriva dalla Cina con il latte alla melamina e i danni non sono stati ancora quantificati. Secondo una prima stima la carne alla diossina proveniente dall’Irlanda dovrebbe invece causare danni per 370 milioni di euro.
Da gennaio ad agosto sono state oltre 17 mila le ispezioni effettuate dai carabinieri dei Nas per scovare la merce dubbia sui banconi dei nostri supermercati. Le ispezioni hanno portato al sequestro di prodotti alimentari in diversa maniera adulterati per un valore complessivo di oltre 122 milioni di euro.
M. P.