L'indagine dei carabinieri denominata Perseo ha permesso agli investigatori di individuare i nuovi capi dei mandamenti e delle famiglie mafiose di Palermo e della provincia. Ai vertici di Cosa Nostra c'è Benedetto Capizzi, anziano boss di Villagrazia, tra i principali sostenitori della ricostituzione della commissione provinciale, organo decisionale centralizzato.
Mandamenti
Santa Maria di Gesu'- Villagrazia di Carini: Giovanni Adelfio, figlio del vecchio padrino Salvatore.
Resuttana: Salvatore Lo Cicero.
San Giuseppe Jato: Gregorio Agrigento
San Mauro Castelverde: Francesco Bonomo.
Pagliarelli: il latitante Gianni Nicchi e Giuseppe Calvaruso.
Santa Maria di Gesu': Sandro Capizzi.
Noce: Luigi Caravello.
Porta Nuova: Gaetano Lo Presti, che ha preso il posto del boss Nicolo Ingarao, ucciso nel 2007.
Corleone: Rosario Lo Bue.
Bagheria: Giuseppe Scaduto, che assunto la guida del mandamento dopo Gioacchino Mineo.
Brancaccio: Ludovico Sansone e il latitante Antonio Lo Nigro.
Tommaso Natale-San Lorenzo: Giuseppe Lo Verde.
Belmonte Mezzagno: Antonino Spera.
Boccadifalco: Giovanni Bosco.
La situazione è, invece, molto fluida a Partinico, centro da anni caratterizzato da grossi scontri per il controllo del territorio su cui tenta di estendere la sua egemonia il latitante Mimmo Raccuglia di Altofonte.
Famiglie
Monreale: Antonino Badagliacca.
San Giuseppe Jato: Giuseppe Caiola.
Belmonte Mezzagno: Pietro Calvo.
Villagrazia: Antonino Gioacchino Capizzi, dopo l'arresto di Giovanni Adelfio.
Acquasanta: lo storico boss, re del narcotraffico degli anni 80, Tanino Fidanzati.
Porta Nuova: Giovanni Lipari.
Borgo Vecchio: Fabio Manno.
Altarello: Vincenzo Tumminia.
Corso Calatafimi: Michele Armanno, designato in attesa di essere scarcerato.