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Tanzi condannato a 10 anni per il crac Parmalt

Assolti dal Tribunale di Milano tutti gli altri imputati tanzi_296

Condannato. Dieci anni di reclusione per  Calisto Tanzi per la vicenda del crac Parmalat. L'ex patron di Collecchio è stato anche interdetto a vita dai pubblici uffici. I giudici del Tribunale di Milano lo hanno ritenuto colpevole di aggiotaggio, falso dei revisori e ostacolo alla Consob. Dovrà anche risarcire Bank of America con 80mila euro.

Assolti per non aver commesso il fatto gli altri imputati del  processo tranne la società Italaudit, ex Grant Thorton, condannata al pagamento di una provvisionale di 240 mila euro più una confisca di oltre 455 mila euro. Assolti quindi gli uomini di Bank of America Luca Sala, Antonio Luzi e Louis Moncada e i consiglieri di amministrazione indipendente Paolo Sciumè, Luciano Silingardi, Enrico Barachini e Giovanni Bonici, ex responsabile di Parmalat Venezuela.

Accolti, invece, i patteggiamenti chiesti da alcuni imputati, in continuazione con le pene a loro già comminate dal tribunale di Parma. Respinti, perché la pena è stata ritenuta dai giudici "incongrua", i patteggiamenti chiesti da Lorenzo Tenca e Maurizio Bianchi, ex revisori di Grant & Thorton.

“Prendo atto che l'unico responsabile è evidentemente Calisto Tanzi": questo l'unico commento a caldo rilasciato dalla difesa di Tanzi dopo la condanna del patron di Parmalat e l'assoluzione degli altri imputati.

Soddisfatta Bank of America. “La decisione del Tribunale stabilisce in modo inconfutabile che gli ex dipendenti della banca non hanno commesso il reato di aggiotaggio", sottolinea l'istituto di credito che aggiunge, "nessuno dei dipendenti di Bank of America sapeva, o era in condizione di sapere, della reale situazione finanziaria della Parmalat".