Economia

'Le regole ci sono. Servono controllori competenti'

Con la condanna di Tanzi che possibilità hanno i risparmiatori di vedere rimborsati i loro bond, visto che Bank of America è stata assolta?
“Non entro nel merito delle valutazioni della magistratura. Ci sono, però, tre  osservazioni da fare: primo la sentenza è arrivata netta. Secondo molti risparmiatori hanno visto polverizzati in pochissimi mesi i loro risparmi,  mi auguro che l’ipotesi, di cui si discute da tempo, di utilizzare i depositi dormienti per risarcire chi ha subito dei danni possa essere finalmente attuata. Terzo Parmalat è ancora oggi una grossa industria  grazie all’opera del commissario Bondi che è riuscito a tirare fuori la parte migliore della vecchia azienda di Collecchio ricreando un’impresa che ha un valore di mercato rilevante”.

Negli Stati Uniti il caso Enron fu esemplare per le condanne, recentemente, invece, i manager che hanno portato al collasso Lehman Brothers e Fannie Mae e Freddie Mac sono rimasti impuniti Come si può ridare credibilità al sistema ?
“Il compito delle istituzioni è punire quando ci sono atti fraudolenti, ma devono anche prevenire evitando che vengano trascinati nei crac migliaia di risparmiatori con le loro famiglie. Negli Usa  è forte la cultura della punizione, più debole quella della prevenzione. Nei casi di dissesto che abbiamo visto in questi mesi è mancato il controllo da parte della Sec e delle società di revisione. In Italia, malgrado i casi Cirio e Parmalat, è più forte la cultura della prevenzione”

Però, appunto, nel caso Parmalat si è visto che chi doveva vigilare non lo ha fatto perché aveva degli interessi.
“I conflitti di interesse sono un problema, perché danneggiano prima di tutto il mercato e le famiglie. Non basta scrivere le regole se poi i controllori non possono o non vogliono applicarle. C’è bisogno di controllori competenti e neutri. Solo così si può ridare fiducia agli investitori”.