E' il padre di molti comici di oggi, simbolo di una televisione che forse è ormai scomparsa. E' Walter Chiari, il talento più rivoluzionario del teatro di rivista italiano, noto come il ''principe della barzelletta'', in contrapposizione con l'altro grande big di questo genere, Gino Bramieri.
Un comico capace di chiaccherare per ore dalla passerella con il pubblico e di interpretare i ruoli più diversi: dal gangster di Chicago al bullo di Gallarate, dal burino di campagna al giovane bello e ingenuo.
Sono rimasti nella memoria la sua esilarante imitazione dei fratelli De Rege (con Campanini come spalla), o l'irresistibile scenetta del 'Sarchiapone', ambientata in treno, il primo tentativo di interpretazione in chiave comica di comportamenti della vita quotidiana.
Nato a Verona nel '24, approda in tv nel 1958, con 'La via del successo', varieta'-inchiesta sui modi di riuscire nella vita dove, fingendo di improvvisare, proponeva numeri collaudati nelle sue riviste. Il successo, di pubblico e di critica, è immediato.
Chiari, che partecipa a centinaia di film, diventa un personaggio molto popolare presso il pubblico, anche per la sua fama di 'latin-lover'. Tra i suoi tanti amori, riportati dai rotocalchi, quelli con Lucia Bosé e Ava Gardner, Alida Chelli (da cui ebbe un figlio e dalla quale divorziò nel 1981) a Ivana Monti e Patrizia Caselli.
Ma Chiari è ricordato soprattutto per le sue partecipazioni in programmi televisivi di punta come 'Canzonissima' ('58) e 'Studio Uno' ('61), nel 'Teatrino di Walter' ('59), 'Alta pressione' ('62), 'La prova del nove' ('65), 'L'appuntamento' ('73) con Ornella Vanoni, 'Fantastico 2' (1982-83), 'Tv Story' con Isabella Biagini nel 1984. Muore il 20 dicembre del 1991.
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Il 20 dicembre nella storia
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