Nella morsa del freddo


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Alimenti, la speculazione continua

Neve e ghiaccio hanno causato aumento prezzi fino al 10% m

Continuano ad aggravarsi i fenomeni speculativi sui prezzi dei prodotti alimentari: se dovessero protrarsi causerebbero alle famiglie un aggravio di 132,89 euro mensili. Queste le dichiarazioni dei presidenti di Federconsumatori ed Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

Le nevicate degli ultimi giorni hanno causato danni, diminuzione dei trasporti e fenomeni di accaparramento, e un aumento ingente dei prezzi di molti prodotti, come riportano le stime dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori. Gli aumenti - fanno sapere dalla Federconsumatori - hanno provocato un aggravio del 10% sulla spesa mensile delle famiglie e qualora dovessero continuare per i prossimi tre giorni, la ricaduta sulla spesa sarebbe pari al 40% di aumento.

"E' urgente un intervento di carattere istituzionale - concludono Trefiletti e Lannutti - in grado di far rientrare la situazione nella normalita', prima che degeneri con gravi ricadute per le famiglie e per il Paese".

Coldiretti: -20% acquisti verdure per gelo e prezzi
Nelle regioni interessate dal maltempo si e' registrato un taglio del 20 per cento negli acquisti quotidiani di frutta e verdura per effetto del gelo e della neve che hanno bloccato gli italiani in casa e impedito le consegne con interi centri isolati e molti scaffali vuoti. E' quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che a frenare gli acquisti e' anche il rialzo dei prezzi che si sta verificando soprattutto per bieta, broccoli, carciofi, cavolfiori, indivia e scarola secondo il servizio Sms consumatori.

Se in parte leggeri aumenti sono giustificati dalle gelate non sono mancati casi episodici di speculazioni con prezzi anche triplicati (+200 per cento) al dettaglio, secondo quanto denunciato dalle associazioni dei consumatori Casper.

Mercati fermi al Centro-Sud, furgoni bloccati da neve
In Emilia Romagna, Marche, nel Lazio e in particolare nel frusinate, in Umbria e in Puglia dove sta nevicando, i mercati ortofrutticoli all'aperto sono praticamente bloccati. "Non e' possibile operare dove c'e' l'allerta maltempo, non possiamo uscire con i furgoni e la merce per ora rimane nelle celle frigo " dichiara all'Adnkronos Giacomo Errico, presidente di Fiva-Confcommercio.

Ma non sono solo i mercati a rischio, nelle Murge la situazione e' critica per le abbondanti nevicate e quindi c'e' il rischio di gelate nei campi cosi' come per le coltivazioni di carciofi e gli uliveti del foggiano, in particolare a Cerignola. Situazione piu' tranquilla al nord dove, nella piazza di Milano, grande polo ortofrutticolo, la frutta e la verdura vengono riscaldate con le stufe nei mercati.