Entrare nel mondo del lavoro facendo l'apprendista sembra la strada migliore per raggiungere il posto fisso. L'ultimo rapporto sull'apprendistato pubblicato dal Ministero del Lavoro e realizzato con Isfol e Inps indica nell'apprendistato il contratto d'inserimento che, rispetto agli altri contratti destinati ai giovani (contratto d'inserimento, interinale a somministrazione, job sharing ecc), da' piu' chance di passare al posto fisso.
QUELLI DEL POSTO FISSO - Nel 2010, nonostante la crisi, gli apprendisti passati a contratti a tempo indeterminato sono aumentati del 12% a 177 mila unita'. Nel Nord hanno raggiunto l'obiettivo in 102.892 (+11,7%) nel Centro Italia ce l'hanno fatta 43.216 (+19,6%) e nel mezzogiorno 30.888 (+5,4%). Da sottolineare che le giovani donne registrano percentuali di trasformazione del contratto a tempo indeterminato piu' alte dei ragazzi. Calano invece le trasformazioni per gli apprendisti sotto i 24 anni (-16%).
QUELLI CHE RESISTONO ALLA CRISI - Nel biennio 2009-2010 la crisi ha determinato una perdita generalizzata dei posti di lavoro, anche gli apprendisti, soprattutto i piu' giovani, ne hanno fatto le spese, ma questo tipo di contratto ha retto meglio. Nei due anni la quota degli apprendisti sugli occupati 15-29enni e' scesa di un punto percentuale (dal 16 al 15%) pari a 542 mila giovani. Peggio e' andata ai loro coetanei con altri contratti di lavoro. Nello stesso periodo e per la medesima fascia di eta' il tasso medio di occupazione si e' ridotto di quasi cinque punti percentuali.
QUELLI CHE SI FORMANO - Nel 2010 un apprendista su quattro ha partecipato ad interventi di formazione a finanziamento pubblico (generalmente Regioni e Province Autonome). Si tratta di una formazione obbligatoria prevista nel quadro della riforma Biagi-Maroni. Purtroppo le disparita' regionali sonno ampie: nel Nord la quota di lavoratori in formazione e' del 33% (41% nel Nord Est). La piu' alta percentuale nelle Province di Bolzano (84%) e Trento (80%) e in Friuli Venezia Giulia (75%) e l'Emilia Romagna (66%). Nel Sud si cerca di recuperare (si passa dal 5% del 2007 al 15% del 2010). Mentre il Centro rimane la ripartizione con la piu' bassa percentuale (14,8%).
QUELLI CHE LAVORANDO APPRENDONO - Nel 2010 sono 542 mila i giovani in apprendistato, pari al 15% degli occupati tra i 15 e i 29 anni d'eta'. Sono prevalentemente maschi e residenti nel Centro-Nord. Il 32% dei contratti riguarda lavoratori occupati in aziende di tipo artigianale. Relativamente ai settori, il Commercio e riparazioni pesa per il 24% (131.669 posti) contro il 23% del Manifatturiero (126.060), con un sorpasso verificatosi per la prima volta proprio nel 2010.