La moda del sushi, quella dei cereali delle Ande come la Quinoa, e ancora la voglia di frutta esotica, dal mango all'avocado. In Italia alimenti nuovi fanno breccia nella dieta delle famiglie. E anche i bimbi cedono alla curiosità verso cibi provenienti da Paesi e culture lontane. Controindicazione: anche nel Belpaese cominciano a comparire allergie inedite. Dal mango al sesamo, passando per il pelo dei conigli nani (spesso scelti come animali domestici dai più piccoli), la lista nera si allunga.
E i pediatri allergologi della Siaip (Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica) hanno deciso di 'monitorare' la situazione, istituendo un Registro nazionale delle allergie rare, quelle che "contano meno di 5 casi (accertati) su 10 mila bimbi", spiega oggi a Milano Alberto Martelli, primario di Pediatria negli ospedali di Garbagnate e Bollate, a margine del sesto 'Milan International Meeting on Paediatric Allergy'. Allergie mai viste, sia 'importate' con i bimbi stranieri sia legate ad alimenti estranei alla dieta italiana e dunque consumati in modiche quantità lungo lo Stivale. Ma anche allergie rare a prodotti utilizzati diffusamente: basilico, zafferano e altro.
"Quello che abbiamo osservato - spiega Martelli - è che si rilevano casi di allergie a prodotti non tipicamente italiani. E vogliamo monitorare questi episodi, verificarne l'epidemiologia. C'è bisogno di dati su questo fronte. Si pensi che alcune allergie ritenute molto comuni, sono in realtà rarissime: quella al cioccolato che spesso nasconde un'ipersensibilità al latte o alla frutta secca, o quella alla fragola, davvero rarissima. Abbiamo deciso di fotografare la situazione, creando una piattaforma unica alla quale avranno accesso i pediatri di ogni regione italiana che potranno segnalare eventuali episodi rilevati. Il registro è in corso di istituzione e a breve diventerà operativo", conclude lo specialista.