Le economie conseguite con le misure adottate autonomamente a partire dall'inizio del settennato ammontano complessivamente a circa 60.500.000 euro al 31 dicembre 2011. E' quanto si legge nella nota di bilancio del Quirinale del 2012. Le ulteriori economie - prosegue la nota - conseguenti alle misure attuative delle manovre finanziarie adottate dal Governo con i decreti-legge n. 78 del 2010 e n. 98 del 2011, ammontano complessivamente nel periodo 2011-2014 a 10.900.000 euro. In conformità alle intese intercorse con gli altri organi costituzionali sulla base delle suindicate disposizioni, il Segretariato generale della Presidenza della Repubblica ha peraltro confermato l'impegno preannunciato a suo tempo di restituire al Ministero dell'economia e delle finanze la somma complessiva di 15.048.000 euro, pari al 2,2 per cento della dotazione per ciascun anno del triennio 2011-2013".
DOTAZIONE FERMA A LIVELLI 2008, 228 MLN EURO - Il bilancio di previsione per il 2012 del Quirinale è stato impostato sulla base di una dotazione a carico del bilancio dello Stato di 228 milioni di euro, pari a quella del precedente esercizio finanziario, già inferiore di 3.217.000 euro rispetto a quella del 2009. Tale dotazione è stata altresì confermata anche per il 2013 nel bilancio pluriennale 2012-2014. La dotazione del Quirinale è quindi sostanzialmente pari a quella del 2008: è quanto si afferma nella nota illustrativa del bilancio di previsione.
Il Segretario Generale, Donato Marra, ha firmato la nota illustrativa del bilancio di previsione dell'Amministrazione della Presidenza della Repubblica per il 2012. Il bilancio di previsione per il 2012 dell'Amministrazione della Presidenza della Repubblica - si legge sul sito on line della presidenza della Repubblica - è stato impostato, come già anticipato in precedenti comunicazioni, sulla base di una dotazione a carico del bilancio dello Stato di 228 milioni di euro, pari a quella del precedente esercizio finanziario, già inferiore di 3.217.000 euro rispetto a quella del 2009. Tale dotazione è stata altresì confermata anche per il 2013 nel bilancio pluriennale 2012-2014. La dotazione del Quirinale è quindi sostanzialmente pari a quella del 2008, a fronte di un'inflazione che da allora ha già raggiunto la misura dell'8,4 per cento in base all'indice dei prezzi al consumo".
SPESA PER 2012 E' 245,3 MLN, COME ANNO PRECEDENTE - La spesa complessiva prevista, al netto degli effetti meramente contabili delle partite di giro, dei fondi di riserva e della restituzione di 5.016.000 euro al Ministero dell'economia per il 2012, ammonta a 245,3 milioni di euro (237,2 al netto anche delle ritenute previdenziali a carico del personale), rimanendo sostanzialmente invariata rispetto sia al dato del bilancio assestato 2011 sia a quello dell'iniziale bilancio di previsione dello stesso anno. "Esaminando più analiticamente l'andamento della spesa per il personale in servizio e in quiescenza, che costituisce l'88,3% della spesa complessiva, si rileva che la spesa per il personale in servizio registra un calo rispetto al bilancio assestato del 2011, passando da 136,1 a 132,8 milioni di euro (53,07% della spesa complessiva). Il dato del bilancio assestato 2011 risultava peraltro in aumento rispetto all'iniziale bilancio di previsione dello stesso anno (129,4 milioni), a causa degli adeguamenti retributivi connessi alla concentrazione di numerosi passaggi di qualifica da parte del personale a seguito di selezioni interne e soprattutto del minore ricorso al pensionamento anticipato per effetto della relativa riforma". "Quanto alla spesa pensionistica - prosegue il documento - che, come è noto, per gli organi costituzionali rimane a carico dei rispettivi bilanci e ovviamente ricomprende anche la corresponsione di trattamenti pensionistici risalenti nel tempo - la sua incidenza sul complesso della spesa si riduce invece dal 37,8% del bilancio di previsione 2011 al 35,2% del 2012, registrando quindi un'importante inversione di tendenza. L'onere complessivo per i trattamenti di quiescenza passa infatti dai 92,3 milioni stanziati nel bilancio di previsione 2011 a 88,2 milioni di euro, per effetto del ricordato minor numero di pensionamenti anticipati e delle penalizzazioni previsti dalla recente riforma".
PIU' SPESE PER CELEBRAZIONI UNITA' ITALIA - La spesa per beni e servizi, pari a 24,2 milioni di euro (9,7% della spesa totale), cresce di 1,3 milioni di euro rispetto all'assestato 2011 (ma di solo 300.000 euro rispetto al bilancio di previsione per il 2008), a causa di aumenti dovuti all'incremento del tasso d'inflazione, all'aumento degli oneri fiscali (aliquota IVA ordinaria e tributi locali), nonché alle spese per le celebrazioni del 150/mo anniversario dell'unità d'Italia e per la intensificazione degli interventi diretti al restauro e alla manutenzione della dotazione immobiliare e degli arredi, nonché alla fruizione del Palazzo del Quirinale da parte del pubblico.
STOP SPESE CON BLOCCO AUMENTO STIPENDI E PENSIONI - La riduzione delle spese del Quirinale e "stata reso possibile grazie ad una serie di provvedimenti di riforma dell'ordinamento interno e di riorganizzazione amministrativa adottati dall'inizio del settennato e puntualmente indicati nelle note illustrative dei precedenti bilanci". "Queste le misure più significative che hanno consentito rilevanti economie di spesa: blocco del turn over del personale di ruolo, progressiva riduzione del personale distaccato, comandato e a contratto, introduzione del regime pensionistico contributivo, soppressione del meccanismo di allineamento automatico delle retribuzioni a quelle del personale del Senato, blocco degli stipendi e delle pensioni al livello del 2008 fino al 2013, riduzione delle indennità di distacco e di comando, limitazione della corresponsione degli straordinari alla carriera ausiliaria con la previsione di un tetto massimo, soppressione di alcune indennità, insieme a un'attenta revisione di tutti i comparti della spesa per beni e servizi.
DAL 2006 PERSONALE RIDOTTO DI 394 UNITA' - Il personale complessivamente a disposizione dell'Amministrazione si è ridotto rispetto al 31 dicembre 2006 di ben 394 unità. Nel corso del 2011 si è avuta una ulteriore riduzione di 20 unità del personale di ruolo (da 843 a 823) mentre è rimasto stabile l'ammontare sia del personale comandato e a contratto (103 unità), il cui rapporto, di natura fiduciaria, è peraltro destinato a concludersi nell'ambito del settennato, sia del personale militare e delle Forze di polizia distaccato per esigenze di sicurezza (861 unità, sulla base delle intese finora intercorse tra Segreteria generale, Sovrintendenza Centrale dei Servizi di Sicurezza e Amministrazioni interessate).
IN 2011 PROVVEDUTO A RIFORMA PENSIONI ANZIANITA' - Nel corso del 2011 si è inoltre provveduto alla riforma delle pensioni di anzianità, la cui disciplina è stata allineata a regime ai principi dell'ordinamento generale, attraverso il progressivo innalzamento dei necessari requisiti anagrafici e di anzianità contributiva e la contestuale applicazione di significative riduzioni dei trattamenti pensionistici nella fase transitoria".
CONTRIBUTO SOLIDARIETA'DA SEGRETARIO E CONSIGLIERI - "Si è data puntuale attuazione alle manovre approvate dal Governo a partire dal 2010, compresa l'applicazione del contributo di solidarietà del 5 e del 10 per cento anche alle indennità di funzione del Segretario generale, dei Consiglieri e Consulenti del Presidente nonché ai compensi del personale a contratto e l'estensione pro rata a partire da quest'anno del regime contributivo a tutto il personale di ruolo che fruisce del regime retributivo".