di Nicola Iannello
Torna a -6 la Juventus con la vittoria di Bergamo. I bianconeri passano per 3-1 in casa dell’Atalanta, al termine di una gara tirata e a tratti nervosa e tengono l’Inter – passato ieri a Siena – nel mirino. Se il fuorigioco era stato protagonista nell’allungo della squadra di Mourinho, con il gol decisivo di Maicon in offside, “regola 11” in ballo anche oggi allo stadio “Azzurri d’Italia” nel primo gol juventino: Marchionni parte sulla fascia in posizione più che sospetta per l’assist per il tocco vincente di Del Piero (30’). Il raddoppio di testa di Legrottaglie (38’), su corner dalla sinistra del capitano. Nella ripresa, l’Atalanta sembra più convinta e accorcia le distanze con Vieri in apertura (48’), anche lui di testa su calcio d’angolo. I nerazzurri provano il forcing, costringendo la Juventus sulla difensiva, ma il solito Amauri – undicesimo centro per il brasiliano – segna di testa il gol (81’) che spegne le velleità degli uomini di Del Neri.
Si rifà sotto la Fiorentina, che passa a Marassi contro la Sampdoria per 1-0 e scavalca Napoli e – almeno per ora – Milan. Decide Montolivo con un destro di prima intenzione da fuori area (19’). In evidenza i talenti di Mutu e Cassano, che hanno fornito spunti di tecnica pregevole, cogliendo un palo ciascuno. La squadra di Prandelli sembra aver riassorbito il colpo dell’eliminazione dalla Champions League. La Sampdoria, al contrario, ha pagato lo sforzo di giovedì per la qualificazione ai sedicesimi di finale di Coppa Uefa.
Cade il Napoli a Torino. Il Toro si impone 1-0. Novellino trova la scossa giusta anche in campionato, dopo il passaggio del turno in Coppa Italia a spese della Fiorentina. Di Bianchi – che raccoglie sotto misura un palo colpito dal subentrato Rosina – il gol (53’) che vale tre punti preziosissimi per una classifica in deficit. I granata hanno la determinazione giusta, mentre il Napoli incappa in una giornata scialba, con alcuni uomini in ombra, come Maggio, sostituito da Vitale (72’).
Vittoria esterna del Genoa sul terreno di un Chievo sempre ultimo in classifica. La zampata del Grifone porta la firma di Olivera, che all’88 fulmina Sorrentino con un destro di precisione. Rossoblù nei quartieri alti della classifica, Chievo al lumicino.
Giornata tutta da dimenticare per la Roma, la cui rincorsa si ferma al “Massimino”. Il Catania si porta addirittura sul 3-0, con Baiocco (34’) e due volte uno scatenato Morimoto (40’ e 56’). Sul risultato in pareggio, Totti ha abbandonato il campo per una lesione al flessore, al suo posto Ménez. La Roma prova la rimonta con Vucinic (74’) e Ménez (78’) ma non riesce a completarla. La squadra di Zenga ha mostrato una condizione invidiabile, il problema sarà mantenerla dopo la sosta natalizia.
Finisce 1-1 tra Cagliari e Reggina, con i sardi subito in vantaggio al primo minuto col colpo di testa di Acquafresca. Gli amaranto calabresi trovano un pareggio che muove una classifica asfittica con Brienza su rigore al quarto d’ora della ripresa: Bianco tocca di mano in area e si becca il secondo cartellino giallo, lasciando anche il Cagliari in inferiorità numerica.
Pari senza reti tra Lecce e Bologna. Padroni di casa pericolosi ma Castillo (traversa) e Tiribocchi non riescono a tradurre in gol il predominio giallorosso. Mihajlovic ritrova il pareggio, dopo la vittoria della scorsa giornata a spese del Torino.
Nel posticipo, il Milan riceve l’Udinese, con la tradizione dalla sua. Ancelotti schiera Kakà, Ronaldinho e Pato. Tridente anche per Marino, con Pepe, Quagliarella e Di Natale. Rossoneri per non perdere contatto con la vetta, bianconeri per dare senso a un campionato incolore.