La risposta di Teheran alle sanzioni Ue


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L'Iran ci taglia il petrolio

Stop forniture di greggio a 6 Paesi europei, Italia compresa petrolio_estrazione_296

L'Iran ha annunciato un taglio alle esportazioni di greggio verso sei Paesi dell'Unione Europea: Italia, Olanda, Spagna, Francia, Grecia e Portogallo. Teheran esporta complessivamente verso l'Ue circa 450mila barili di greggio al giorno, 180mila dei quali sono diretti verso l'Italia. Secondo i dati forniti dall'Energy Information Administration (Eia), l'Iran vende all'Europa il 18% del totale delle sue esportazioni che ammontano a due milioni e 583mila barili di greggio al giorno.

Il mercato più importante per Teheran, tuttavia, è senza dubbio quello asiatico, dove sono diretti ogni giorno circa un milione e mezzo di barili, ovvero oltre il 60% del totale delle esportazioni della Repubblica Islamica. La Cina, tra gennaio e giugno 2011, è stata la principale destinazione delle esportazioni petrolifere iraniane con il 22% del totale, seguita da Giappone (14%), India (13%) e Corea del Sud (10%). La Turchia, inoltre, importa dall'Iran la metà del greggio acquistato all'estero, circa 180mila barili, ovvero il 7% del totale delle esportazioni petrolifere iraniane. Lo Sri Lanka è totalmente dipendente dall'Iran per le importazioni di greggio, mentre il Sud Africa lo è per il 25%.

Il taglio alle esportazioni di greggio verso sei Paesi Ue è la risposta di Teheran alla decisione dei ministri degli Esteri dell'Eurozona che lo scorso 23 gennaio hanno approvato a Bruxelles un pacchetto di misure restrittive per spingere l'Iran a fermare lo sviluppo del suo programma nucleare sulla scia delle sanzioni contro Teheran decise a fine anno dal governo statunitense. Le sanzioni, che entreranno in vigore entro luglio, prevedono lo stop graduale alle importazioni di petrolio dall'Iran, il congelamento dei beni della Banca centrale iraniana e il divieto di commercio di oro, metalli preziosi e diamanti con gli organismi pubblici iraniani e con la Banca centrale.