di Roberta Balzotti
“L’esperienza maturata in questi anni con i live spero mi aiuti a non svenire mentre salgo sul palco dell’Ariston”. Marco Guazzone, in gara con ‘Guasto’, sul palco non starà però da solo: con lui ci sarà il suo gruppo. “Ho cominciato a suonare e cantare da solo, piano e voce. Poi, prima uno, poi un altro si sono aggiunti vari elementi; siamo tutti polistrumentisti. Così è nato progetto degli Stag, che unisce la mia anima più intimista a quella più rock”.
Hai cominciato a scrivere in inglese: la svolta in italiano?
E’ stata naturale. L’italiano è la mia lingua madre, anche se è una lingua difficile da usare nella musica. Così per imparare a fare bene ho cominciato ad ascoltare tutto Tenco, tutto Battiato, tanto per citare alcuni tra i più grandi.
Il dopo Sanremo?
“Nell’immediato uscirà un ep; poi, più in là, un album. Non abbiamo voluto affrettare i tempi per pubblicarlo in occasione del Festival; non abbiamo voluto stravolgere il percorso che ci eravamo prefissati”.