Milan a valanga sull'Udinese e torna terzo

Nel posticipo a 'San Siro', i rossoneri si impongono 5-1 pato_296

di Nicola Iannello

Torna terzo il Milan, protagonista di un posticipo a suon di gol con l’Udinese. A San Siro termina 5-1 per i rossoneri la partita che chiude la diciassettesima giornata. Ancelotti schiera Jankulovski sulla linea del centrocampo con Pirlo e Seedorf, in avanti Kakà, Ronaldinho e Pato. Beckham per ora è schierato in tribuna, con sciarpa rossonera e signora. Tridente anche per Marino, con Pepe, Quagliarella e Di Natale. Partenza razzo dell’Udinese, subito al tiro con Pepe che abbatte Favalli, ma lo stesso laterale rossonero ribalta il fronte su lancio di Jankulovski e di gran corsa centra per Pato che sul secondo palo schiaccia in rete di testa (4’) per il vantaggio milanista. Reagisce l’Udinese. D’Agostino impegna Abbiati dalla distanza: il portiere milanista manda sul palo ma finisce con la faccia sul legno, per fortuna niente di grave. Ma l’inerzia del match è dalla parte del Milan. Pato strepitoso sulla sinistra si beve Sala e centra basso per Kakà che deve solo appoggiare nella porta vuota (13’) e correre ad abbracciare Gattuso con le stampelle a bordo campo. Il Milan si distrae: la difesa non riesce a pulire l’area su incursione di Lukovic e Di Natale insacca su palla filtrante di Quagliarella (17’). Il Milan si riconcentra: Pirlo per la torre di Antonini, Pato irrompe e fulmina Handanovic sul primo palo (18’). La partita concede un momento di respiro, fino agli ultimi minuti del tempo. Punizione di Pirlo dai 25 metri, Handanovic vola a deviare sul palo, irrompe Seedorf in scivolata e segna (43’).

La ripresa ha un ritmo più compassato, anche perché il Milan trova presto il quinto gol: Kakà di destro dal limite batte Handanovic dopo un’iniziaiva di Jankulovski (51’). La partita non ha più molto da dire. Floro Flores lascia il campo per infortunio neanche mezz’ora dopo il suo ingresso in campo per Quagliarella. Ancelotti dà spazio anche a Darmian e Strasser, oltre che al veterano Shevchenko. Finisce 5-1. con le rispettive doppiette, Kakà sale a quota sette in classifica marcatori, Pato a quota sei.

Nel pomeriggio, la Juventus era risalita a -6 dall’Inter vincendo a Bergamo. I bianconeri passano per 3-1 in casa dell’Atalanta. Primo gol juventino con Marchionni che parte sulla fascia in posizione più che sospetta per l’assist a Del Piero (30’). Il raddoppio di testa di Legrottaglie (38’), su corner dalla sinistra del capitano. Nella ripresa, l’Atalanta accorcia le distanze con Vieri in apertura (48’), anche lui di testa su angolo. I nerazzurri costringono la Juventus sulla difensiva, ma il solito Amauri – undicesimo centro per il brasiliano – segna di testa il gol (81’) che spegne le velleità degli uomini di Del Neri.

Si rifà sotto la Fiorentina, che passa a Marassi contro la Sampdoria per 1-0 e scavalca il Napoli. Decide Montolivo con un destro di prima intenzione da fuori area (19’). In evidenza sui due fronti Mutu e Cassano, che colgono un palo ciascuno.

Cade il Napoli a Torino. Il Toro si impone 1-0. Novellino trova la scossa giusta anche in campionato, dopo il passaggio del turno in Coppa Italia a spese della Fiorentina. Di Bianchi il gol (53’) che vale tre punti preziosissimi per una classifica in deficit.

Vittoria esterna del Genoa sul terreno di un Chievo sempre ultimo in classifica. La zampata del Grifone porta la firma di Olivera, che all’88' fulmina Sorrentino con un destro di precisione. Rossoblù nei quartieri alti della classifica.

Giornata da dimenticare per la Roma, la cui rincorsa si ferma al “Massimino”. Il Catania si porta addirittura sul 3-0, con Baiocco (34’) e due volte uno scatenato Morimoto (40’ e 56’). Sul risultato in parità, Totti ha abbandonato il campo per una lesione al flessore, al suo posto Ménez. La Roma prova la rimonta con Vucinic (74’) e Ménez (78’) ma non riesce a completarla. La squadra di Zenga ha mostrato una condizione invidiabile, il problema sarà mantenerla dopo la sosta natalizia.

Finisce 1-1 tra Cagliari e Reggina, con i sardi in vantaggio al primo minuto col colpo di testa di Acquafresca. Gli amaranto trovano un pareggio che muove una classifica asfittica con Brienza su rigore al quarto d’ora della ripresa.

Pari senza reti tra Lecce e Bologna. Padroni di casa pericolosi ma Castillo (traversa) e Tiribocchi non riescono a tradurre in gol il predominio giallorosso. Mihajlovic ritrova il pareggio, dopo la vittoria della scorsa giornata a spese del Torino.