di Loredana Capotondi
Il mondo cambia, e purtroppo non in meglio, i bambini però anche oggi, contrariamente a quello che può sembrare, sono simili a quelli che eravamo: nella lotta tra bene e male scelgono il bene così a Carnevale preferiscono vestire i panni di eroi “positivi”.
Non a caso per i maschietti ai primi posti delle classifiche ci sono le maschere ispirate a cartoni animati e film: Ben 10, Gormiti, Pokemon e Pirati dei Caraibi, con Mister Jack Sparrow . eroi “moderni” accanto agli intramon- tabili supereroi: Spiderman, gli X-men, Batman e Robin, Iron Man, Hulk. Anche Avatar, uno dei lungometraggi più di successo degli ultimi anni, ha ispirato maschere e costumi molto desiderati dai piccini ma anche dai più grandi.
Le femminucce non sono da meno, accanto alle tradizionali fatine, principesse , ballerine, interpretano volentieri i ruoli delle nuove eroine che combattono “i cattivi” come ad esempio le Winx, le inseparabili fatine magiche che stanno sempre dalla parte del “bene”.A Venezia l’Angelo vola nonostante il gelo
Il Carnevale di Venezia, se non il più grandioso, è sicuramente il più conosciuto per il fascino che esercita e il mistero che continua a possedere anche adesso che sono trascorsi 900 anni dal primo documento che fa riferimento a questa famosissima festa. Si hanno ricordi delle festività del Carnevale fin dal 1094, sotto il dogato di Vitale Falier, in un documento che parla dei divertimenti pubblici nei giorni che precedevano la Quaresima. Il documento ufficiale che dichiara il Carnevale una festa pubblica è del 1296 quando il Senato della Repubblica dichiarò festivo l’ultimo giorno della Quaresima. Tuttavia il Carnevale ha tradizioni molto più antiche che rimandano ai culti ancestrali di passaggio dall’inverno alla primavera, culti presenti in quasi tutte le società. "La vita è teatro. Tutti in maschera”, il Carnevale di Venezia 2012 all’insegna della messa in scena e la Commedia. Fino al 21 febbraio ricorderemo la Venezia capitale del teatro moderno – con oltre 25 teatri attivi. Si rievocherà il senso profondo del mascherarsi: scoprire un nuovo "carattere" della nostra personalità attraverso il costume che indossiamo.
Uno degli spettacoli centrali del Carnevale di Venezia è il "Volo dell’angelo", a ricordo dell'omaggio portato al Doge. Si tratta dell'emozionante volo di un ospite segreto della città di Venezia, dalla cima del campanile di San Marco sino al centro della piazza. Accolta dai gruppi delle rievocazioni storiche in costume, scioglierà la tensione del volo nell'abbraccio del Doge e del pubblico, elettrizzato dallo spettacolo scenografico che celebra sempre, anche sui network nazionali e internazionali, il Carnevale di Venezia. L'angelo, protagonista del glamour internazionale, indosserà un magnifico costume a tema col Carnevale. Anche quest’anno si è rispettato uno degli appuntamenti più tradizionali: il Volo dell’Angelo,che si è svolto regolarmente alle ore 12.00 di domenica 12 febbraio, nonostante la nevicata scesa su Venezia durante la mattinata. Il popolo del Carnevale si è scaldato ed emozionato. La Piazza, piena di gente e maschere, ha accolto l’Angelo con uno scrosciante applauso.Carnevale di Viareggio, il più satirico d’Europa
Il freddo non ha fermato il popolo del Carnevale di Viareggio. Oltre cinquantamila presenze sui viali a mare per la parata dei carri allegorici. Musica e animazione tra le sorprendenti costruzioni di cartapesta dei maghi viareggini che anche quest'anno hanno messo alla gogna potenti italiani e internazionali.
Il Carnevale di Viareggio ha una forte vocazione satirica, sin dalla sua nascita nel febbraio del 1873.”Coppa di Champagne”, inno ufficiale del le del carnevale viareggino risale al 1921. Nel 1925 vengono realizzati i primi carri in cartapesta, un materiale che consente di creare costruzioni colossali ma leggerissime. Nel 1930 nasce Burlamacco, creato da Uberto Bonetti, pittore ufficiale della festa. Si tratta di un pagliaccio che riassume le maschere italiane: il cappello di Rugantino, il mantello del dottor Balanzone, il costume a scacchi ispirato ad Arlecchino, la gorgiera di Capitan Spaventa, il pompon ripreso da Pierrot. Carri con a bordo immen- si giganti di cartapesta mettono alla berlina la politica nazionale ed internazionale, il costume, l'attualità e l'ambiente.Gelo e neve bloccano il carnevale di Fano
Lascerà ancora una volta spazio a quella che si profila l’ultima emergenza neve il Carnevale di Fano 2012. Posticipato a domenica 19 febbraio il primo corso mascherato. ”. “Anche questa volta la decisione è stata presa, in primo luogo –ha precisato Alberto Santorelli, assessore al Turismo, Eventi e Manifestazioni di Fano-, per garantire la sicurezza dei cittadini, in particolare dei circa 500 bambini che avrebbero partecipato la mattina, al Carnevale . “Abbiamo avuto –ha detto il presidente dell’Ente Carnevalesca Luciano Cecchini- sempre gli occhi puntati al cielo e alle comunicazioni provenienti dalle forze dell’ordine, dalla Croce Rossa e dalla Protezione Civile. Le previsioni di queste ore e le già difficili condizioni di viabilità dovute alla precedente nevicata, ci hanno indotto a rinviare la manifestazione”.
Le sfilate dei carri si svolgeranno quindi domenica 19 e 26 febbraio e 4 marzo in viale Gramsci. “La kermesse –ha aggiunto il presidente dell’Ente Manifestazioni Simone Spinaci- è solo posticipata. L’invito è a tenersi pronti per il prossimo fine settimana quando il Carnevale tornerà a esplodere con tutte le novità dell’edizione 2012” .Dalla prossima settimana, dunque, si entrerà nel vivo della kermesse. Partenza con il botto, il Giovedì grasso, 16 febbraio, con il primo appuntamento e la cerimonia di consegna delle chiavi e la fascia di primo Sindaco di “Fano Città del Carnevale”, alle ore 15, in piazza XX Settembre, al presidente dell’Ente Carnevalesca Luciano Cecchini che decreterà giochi, danze, scherzi e comportamenti conformi allo spirito carnascialesco così come previsto dalla modifica allo Statuto comunale della città dello scorso marzo 2011.Carnevale una festa pagana festeggiata dai cattolici
Si celebra nei paesi di tradizione cattolica. I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante del carnevale è l'uso del mascheramento.
Origini e storia
E' presente nella tradizione cattolica, ma i caratteri della celebrazione del Carnevale hanno origini in festività ben più antiche, come per esempio le dionisiache greche o i saturnali romani. Durante le dionisiache e le saturnali c'era una sospensione degli obblighi sociali e delle gerarchie,una sorta di rovesciamento dell'ordine, lasciando il posto allo scherzo e anche alla dissolutezza.
Da un punto di vista storico e religioso il carnevale rappresentò, dunque, un periodo di festa ma soprattutto di rinnovamento simbolico, durante il quale il caos sostituiva l'ordine costituito, che però una volta esaurito il periodo festivo, riemergeva nuovo o rinnovato e garantito per un ciclo valido fino all'inizio del carnevale seguente.
Nel mondo antico il carro navale di Iside, la festa in onore della dea egizia Iside, importata anche nell'impero Romano, comportava la presenza di gruppi mascherati, A Babilonia poco dopo l'equinozio primaverile veniva riattualizzato il processo originario di fondazione del cosmo, descritto miticamente dalla lotta del dio salvatore Marduk con il drago Tiamat che si concludeva con la vittoria del primo. Durante queste cerimonie si svolgeva una processione nella quale erano allegoricamente rappresentate le forze del caos che contrastavano la ri-creazione dell'universo, cioè il mito della morte e risurrezione di Marduk, il salvatore. Nel corteo c'era anche una nave a ruote su cui il dio Luna e il dio Sole percorrevano la grande via della festa. Questo periodo, che si sarebbe concluso con il rinnovamento del cosmo, veniva vissuto con una libertà sfrenata e un capovolgimento dell'ordine sociale e morale. Alla fine il tempo e l'ordine del cosmo, sconvolti nella tradizione carnevalesca, vengono ricostituiti con un rituale comprendente la lettura di un "testamento" e il "funerale" del carnevale spesso rappresentato da un fantoccio che viene dato alle fiamme. Tale cerimonia avviene in molte località italiane, europee ed extraeuropee.
Nel XV e XVI secolo, a Firenze i Medici organizzavano grandi mascherate su carri chiamate "trionfi" e accompagnate da canti carnascialeschi, cioè canzoni a ballo di cui anche Lorenzo il Magnifico fu autore. Celebre è il Trionfo di Bacco e Arianna scritto proprio da Lorenzo il Magnifico. Nella Roma del governo papalino si svolgevano invece la corsa dei barberi (cavalli da corsa) e la "gara dei moccoletti" accesi che i partecipanti cercavano di spegnersi reciprocamente.
La parola carnevale deriva dal latino "carnem levare" ("eliminare la carne") poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di carnevale (martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.