Riordino dei modelli contrattuali e riforma degli ammortizzatori sociali: sono questi i temi principali della riforma del mercato del lavoro alla quale sta lavorando il Governo con l'obiettivo di aumentare il tasso di partecipazione al mercato del lavoro (al momento tra i più bassi in Europa), ridurre il dualismo tra garantiti e precari e dare maggiori opportunità a giovani e donne. Ecco in sintesi i principali temi sul tappeto:
- RIORDINO TIPOLOGIE CONTRATTUALI: il ministro del Lavoro Elsa Fornero punta a ridurre la ''flessibilita' malata'' in ingresso nel mercato del lavoro con controlli e sanzioni contro i contratti utilizzati impropriamente (come le associazioni in partecipazione, le false partite Iva e i casi di contratti a progetto utilizzati per rapporti che sono sostanzialmente di lavoro subordinato). Il Governo punta a valorizzare l'apprendistato come contratto prevalente di ingresso nel mercato del lavoro per i giovani agevolandolo ma chiedendo che la formazione sia effettiva.
- AMMORTIZZATORI SOCIALI: Fornero ha annunciato una revisione profonda del sistema anche se l'operativita' non scattera' subito a causa della crisi economica. Si cerchera' di mettere a punto un sussidio di disoccupazione piu' sostanzioso di quello attuale dando invece una grossa stretta alla cassa integrazione straordinaria (che adesso tiene legati i lavoratori all'impresa anche in caso in cui l'azienda sia chiusa, come nel caso dello stabilimento Fiat di Termini Imerese). Sara invece rafforzata la cassa ordinaria limitando quindi lo strumento ai casi di effettivo reinserimento dei lavoratori in azienda.
- POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO: Il Governo punta a rafforzare la formazione e a legare il sussidio a un percorso di formazione e alla ricerca attiva di un lavoro. Anche adesso e' formalmente previsto che il sussidio si perda nel caso non si accetti un lavoro che si rende disponibile ma di fatto la norma e' scarsamente utilizzata.
- OCCUPAZIONE FEMMINILE: Fornero e' molto sensibile al tema e oggi ha annunciato sgravi fiscali per favorire l'occupazione femminile. Nel nostro Paese la partecipazione al mercato delle donne e' molto bassa anche per la scarsita' dei servizi di supporto alla famiglia (asili nido ecc).
- ART. 18: sara' l'ultimo tema della trattativa, il piu' delicato e il piu' spinoso. Anche alla luce delle divisioni emerse nelle ultime ore sul piano politico tra il Pdl (Berlusconi, ''non e' un tabu', se ne deve poter discutere'') e il Pd (Bersani, ''l'art.18 ha poco o nulla a che fare con i problemi che ha adesso il mercato del lavoro''). L'art 18, quando si e' accertato in giudizio che il licenziamento e' ingiusto, prevede che il lavoratore abbia il diritto di riavere il proprio posto di lavoro, la copertura previdenziale dal licenziamento alla reintegrazione, nonche' un risarcimento pari alle retribuzioni perse che non puo' comunque essere inferiore a 5 mensilità. L'art. 18 non si applica a tutti i lavoratori subordinati ma solo a quelli che lavorano in aziende che hanno più di 15 dipendenti.