Benzina, al litro costa il doppio del latte


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Prezzo carburanti, la corsa infinita

La 'verde' sfonda la quota di 1,9 euro al litro. Superando anche, per esempio, il costo medio di 1 kg di arance o di 1 kg di pasta di semola di grano duro come pure di una confezione da sei di uova. Una situazione insostenibile per le tasche delle famiglie e per il settore agricolo b

"La corsa infinita dei prezzi della benzina ha raggiunto livelli insopportabili, superando in molte aree del paese quota 1,9 euro al litro. Si tratta di un rialzo mai visto, che risulta assolutamente insostenibile per le tasche delle famiglie e degli imprenditori agricoli". Lo afferma la Cia-confederazione italiana agricoltori. Il prezzo del carburante "ha ormai scavalcato di netto quello di molti prodotti di prima necessita'- lamenta la Cia- un litro di benzina costa praticamente il doppio di un litro di latte sullo scaffale (1 euro) e addirittura cinque volte di piu' il prezzo alla stalla pagato agli agricoltori (35 centesimi). Ma ha superato per esempio anche il costo medio di 1 kg di arance (1,76 euro) o di 1 kg di pasta di semola di grano duro (1,70 euro) o anche di una confezione da sei di uova (1,50 euro)".

La situazione e' quindi "molto grave- prosegue la Confederazione- la stessa Bce nel suo bollettino ha evidenziato come i prodotti energetici sono i beni che in tutta l'eurozona hanno subito la maggiore impennata dei prezzi e che se l'inflazione tendenziale nell'area e' stata in media del 2,1%, il rincaro medio annuo dei prezzi dei prodotti energetici e' stato invece del 5,4%: piu' 9,6% per la sola voce dei carburanti". Purtroppo i rincari di benzina e gasolio continuano a trascinare in alto anche i prezzi alimentari. "Non bisogna dimenticare che trasporti e logistica incidono per il 35-40% sui listini finali di frutta e verdura- spiega la Cia- dato che in Italia praticamente 9 prodotti su 10 viaggiano su gomma per arrivare dal campo alla tavola". E' quindi "evidente che i continui aumenti delle quotazioni dei carburanti 'contagiano' in negativo la spesa per il carrello alimentare degli Italiani".

Codacons: + 19,50 euro a pieno
"Non si arrestano i rincari per la Benzina, una stangata che per un pieno di benzina si traduce in 19,50 euro a pieno, considerato che il 20 febbraio 2011 si pagava mediamente, con servizio, 1,510 euro al litro. Un incremento del 25,8%". E' quanto sottolinea il Codacons secondo cui "il ministro Corrado Passera deve convocare immediatamente, a un unico tavolo di confronto, le associazioni di rappresentanza delle compagnie petrolifere, quelle dei gestori degli impianti e le associazioni di consumatori per stabilire regole ben piu' efficaci" sui carburanti di quelle previste nel decreto sulle liberalizzazioni.

"Facciamo un solo esempio. Perfino per la cosa piu' semplice e indolore, la cartellonistica - spiega il Codacons - il Governo invece semplicemente di eliminare i millesimi, ha pensato di rendere necessario un decreto per stabilire "le modalita' di evidenziazione e di pubblicizzazione dei prezzi presso ogni punto vendita di carburanti, delle prime due cifre decimali rispetto alla terza, dopo il numero intero del prezzo in euro praticato nel punto vendita"".