di Rita Piccolini
Perché tanta attesa? Perché non si dimentichi che il Made in Italy oltre a essere la seconda voce nella bilancia attiva dell’economia italiana trova nella moda un punto di forza imprescindibile e Milano è un palcoscenico capace di fornire al nostro Paese un rispetto e una considerazione a livello internazionale dei quali oggi proprio non si può fare a meno.
Ecco quindi di nuovo il grande appuntamento con le sfilate di pret à porter per la moda femminile della prossima stagione invernale. I nostri bei cappotti, impermeabili, giubbetti, cappe, mantelle, pellicce, amati più che mai in questi giorni di freddo intenso, ci sembreranno già un po’ vecchiotti e superati, anche se ci possiamo consolare con la certezza che il nero e il cammello andranno sempre. Da 22 al 28 febbraio aprono le passerelle per l’autunno-inverno 2012-2013 con 72 sfilate, 53 presentazioni, più altre 17 su appuntamento, per un totale di 137 collezioni.Le nuove tendenze, i nuovi colori, i nuovi tagli, tutto ciò insomma che i creativi della moda hanno pensato per noi è possibile ammirarli in prestigiose “location” della città e, colpo di scena, una di queste è proprio il Castello Sforzesco, che diventa così la sede permanente delle sfilate. Dal Castello le passerelle si snodano a palazzo Clerici e al Circolo Filologico. Le tre sale e l’”hub”sono collegate tra loro da un sentiero tracciato da un nastro rosa brillante steso sulla pavimentazione. Un modo divertente per invitare gli addetti ai lavori a spostarsi il più possibile a piedi, anche se non mancano le navette gratuite per i giornalisti e i buyer e c’è la possibilità di avere un abbonamento gratuito per l’intera settimana al “bike sharing”. Del resto sono tantissime le persone arrivate in città per la ”fashion week”. Ci sono oltre 2.000 giornalisti, di cui mille accreditati alla Camera Nazionale della Moda. Quelli stranieri sono 500 e provengono da 37 diversi Paesi.
L’attenzione è altissima. “La moda- ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Stefano Boeri- è un pezzo della nostra storia e un pezzo della nostra economia. Contribuisce in modo molto forte al pil e al reddito di Milano e dell’intero Paese. In questa occasione il Castello si apre alla moda e mi auguro diventi una sede stabile del rapporto tra cultura e moda. Durante le sfilate al Castello abbiamo organizzato una serie di eventi culturali e teatrali che aiuteranno da un lato il Castello ad aprirsi a un pubblico internazionale, e dall’altro la moda ad avere una maggiore apertura verso altre offerte culturali”.Ottimismo per questo nuovo appuntamento è stata espressa nei giorni scorsi anche dal presidente della Camera della Moda, Mario Borselli che ha confermato i risultati positivi delle scorse edizioni. “La crisi economico-finanziaria è certamente più grave di quella del 2008, ma le prospettive per noi sono diverse. Diventa fondamentale puntare l’attenzione sui mercati asiatici e americani”.
E sotto questi buoni auspici apre Simonetta Ravizza seguita da Paola Frani. Poi l’appuntamento con Gucci, John Richmond, Alberta Ferretti, N.21 , Francesco Scognamiglio, Sergio Zambon. Prevista anche la sfilata di Elena Mirò per le signore più in carne. E questo è solo l’inizio.
A proposito Anna Wintour c’è. Tra gli eventi più attesi proprio quello di Miuccia Prada e la direttrice di Vogue America, che presentano la mostra che si terrà al Matropolitan Museum di New York: ”Schiapparelli and Prada: impossibile conversation”.
Ma andiamo alle sfilate
Frida Giannini per Gucci porta in passerella una magnifica donna moschettiere. In nero, tanto nero, ma anche blu e fango. Tessuto principe:il velluto. Poi stivali alti, grandi borse, cappe sui pantaloni, o giubbotti di pelle larghi e corti. Gli abiti da sera sontuosi sono iperfemminili e con qualche nota di colore in più: c’è l’abito verde da sirena, o quello meraviglioso bordeaux a ruota con spacco vertiginoso. Una collezione di grande effetto.
Elena Mirò in scena alla Fondazione Arnaldo Pomodoro. Le linee sono leggermente morbide e fluide: ecco cappotti avvolgenti, abiti a tubino e gonne a matita resi sensuali da spacchi da far invidia a Belen, e a cinture gioiello o di pelle nera a segnare il punto vita. Queste le proposte della stilista per le più formose, che ha riportato in passerella, dopo sette anni di assenza, la bella Carré Otis, splendida quarantenne con curve che è diventata l’icona delle donne “normali”, belle senza essere necessariamente scheletriche. Un tocco prezioso nei capi presentati è dato da inserti di metallo dorato rosa che sottolineano le curve nei punti giusti e da maniche o maxi tasche di pelliccia sia sui capispalla, sia sugli abiti, per dare un senso di dinamicità e un tocco glamour. I materiali utilizzati vanno dal cashmere ai jersey che accarezzano il corpo e agli inserti in pelle. La palette dei colori è naturale e al tempo stesso preziosa: cipria, metallo e rosa dorato, ma anche flash di blu petrolio.
E tanto blu anche nella sfilata di Simonetta Ravizza. Blu accoppiato al nero per lo più, e anche nero assoluto, e grigio in tutte le sfumature fino al fango. Molta pelliccia colorata, soprattutto azzurra, per rendere i capi più giovanili, perchè la pelliccia fa tanto signora agée e quindi inevitabilmente invecchia. Ricordate? Questo argomento lo usò anni fa Marina Ripa di Meana, che dopo aver indossato per anni pellicce pregiate lunghe fino ai piedi, convertita all’animalismo, per convincere le signore a desistere dall’uso delle pelli animali utilizzò anche questo argomento che è indubbiamente convincente, in considerazione del fatto che per comparire più giovani molte donne non esitano a farsi gonfiare la faccia e altri parti del corpo al punto da sembrare sempre più mascheroni di Viareggio. Ciò nonostante però la pelliccia sta tornando di moda anche se molto colorata e usata più come intarsio, accessorio, dettaglio, al massimo come giaccone o fodera di impermeabili e cappotti. Per il resto gonne cortissime, leggings, o orli che se devono essere più lunghi almeno lo siano del tutto, fino a sfiorare la caviglia.
Sofisticata e chic la donna di Alberta Ferretti. Dominano il classico, il bon ton e il total black. Le modelle sfilano austere con i capelli raccolti in modo severo e i modelli presentati sono quasi tutti neri. Spicca un azzurro, un bianco e un raffinatissimo viola. Gli abiti sono da sera, lunghi, in tessuti preziosi, alcuni con il corpetto a cuore e le spalle completamente nude. C’è anche un bel tailleur pantalone dalla linea morbida, scivolosa, e anch’esso nero, come nero è un magnifico paltò lungo fino ai piedi. In contrasto un cappotto bianco e un altro inusuale completamente viola. Anche qui dettagli in pelliccia e abbondante uso di pelle Donne eleganti, misteriose e un po’ inquietanti queste di Alberta Ferretti, che sfilano con in sottofondo la colonna sonora di Basic Instinct.
Gonne al ginocchio e pantaloni attillati per Paola frani, Molti colori chiari e luminosi tra cui il beige, il rosso, a evocare già la primavera nel pieno della stagione invernale.