Le sfilate per il pret à porter a Milano


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Immagine chic, anima rock

Nero assoluto con un brivido di blu

di Rita Piccolini

Una vibrazione glamour questo blu elettrico che ravviva il total black. Una scossa rock imprevista nella raffinatezza del nero assoluto. E’ un must della prossima stagione invernale questo accoppiamento di colori. Lo troviamo in diverse collezioni e quella dell’Emporio Armani lo sublima al massimo.

Com’è la ragazza immaginata da Armani per l’autunno - inverno 2012-2013? Un solo aggettivo per descriverla: parigina. Sofisticata, metropolitana, disinvolta. Ha sempre un piccolo basco nero in testa e cammina facendo ondeggiare una grande borsa da lavoro, si direbbe un porta computer. Perché lavora, è impegnata, ma sempre elegante e pratica. I dettagli la rendono speciale, come le lunghissime collane che le conferiscono un’aria un po’ retrò.

Le sue giacche impeccabili sono nere, o grigie, o grigie e nere, con particolari blu che rendono l’insieme molto luminoso. Le gonne sono al ginocchio, e anche quando hanno delle balze come corolle di fiori, con allegri bordini bianchi, si chiudono in fondo con pantaloncini al ginocchio, “braghette” nere aderenti.

Le gambe sono coperte da calze nere pesanti e da stivali. I tacchi sono umani. Per la sera il velluto, sempre nero, o blu, cangiante, glamour. Le giacche, più lunghe, scivolano sui fianchi e sono indossate anch’esse su pantaloni al ginocchio. Divertenti ma difficili perché sono assolutamente indispensabili gambe lunghe e magre.

È vero che stiamo parlando della linea giovane di Armani, ma non sempre si ha la fortuna di avere gambe slanciate, anche se si hanno solo vent’anni. Un dettaglio bohemièn? Il foulard nero legato al collo con un grande fiocco, oppure un fiore fucsia che spicca sul completo nero ravvivato da guanti della stessa tonalità . Cosa c’è di più parigino? E a proposito … tra tanto nero e blu sbucano imprevisti abiti completamente e allegramente rossi. Anche soprabiti rossi su abiti neri. Il rosso e il nero, un classico, un contrasto facile ma sempre di grande impatto.

Si respira aria di anni Settanta da Iceberg. Un vero tuffo nel passato. Immagine simbolo della collezione Marianne Faithful ai tempi del suo legame con un giovanissimo, bellissimo, trasgressivo Mick Jagger. Fu invidiata dalle ragazzine di mezzo mondo e la sua frangetta bionda divenne una vera e propria icona. Ora è un’ultra sessantenne appesantita, ma è sempre bella e intensa, recita benissimo, ed è rimasta un mito, perché i miti non invecchiano. Quindi ecco sfilare modelle con lunghi capelli arruffati e frangia sugli occhi. Minigonne, pantaloni attillati, lunghissimi parka foderati di pelliccia. E anche qui, neanche a dirlo, a trionfare sono il nero e l’azzurro elettrico, con punte di verde acido e arancio.

Una signora elegante e raffinata la donna di Bottega Veneta. Di giorno predilige tailleur con giacche lunghe, severe, con collo piccolo abbottonato. Le gonne alla caviglia, lunghi guanti e stivali neri. La sera gli abiti sono al ginocchio ma con pizzi e trasparenze e laddove siano lunghi sono sobri, sinuosi, di velluto. Unico tocco di trasgressione lo stivale nero indossato sotto l’abito da sera. I colori il nero, il grigio,il blu, ma anche il panna e il rosa antico.

A ispirare Mila Schon sono invece gli anni Cinquanta. Quindi gonne sotto al ginocchio e larghe. Il punto vita strizzato da cinture. Maglie aderenti a valorizzare le rotondità. A farci capire che siamo ormai nel terzo millennio i calzini flosci indossati con la scarpa bassa. Poi inaspettato un miniabito a disegni geometrici azzurro e verde acido, ma è solo un piccolo balzo nel futuro prossimo. Gli abiti da sera sono lungi e larghi in fondo, severi e accollati. I colori il nero e il panna.

Raffinate le proposte di Gabriele Colangelo per una donna moderna attenta alla bellezza dell’arte con tocchi di luce sulle trame dei tessuti. A dominare i colori chiari.

In alto e al centro le creazioni di Giorgio Armani. In basso, la donna di Bottega Veneta