di Sandro Calice “The Artist”
“Hugo Cabret”
“The iron lady”
E’ stata una marcia trionfale, insidiata solo da “Hugo Cabret” di Martin Scorsese che aveva ottenuto una nomination in più (11 contro 10), che ha portato "The Artist" di Michel Hazanavicius a vincere 7 Bafta, 3 Golden Globe, 6 César, il National Board of Review, il PGA, gli Independent Spirit Awards, i DGA Awards, fino a questa messe di Oscar, cinque, i più importanti. Il film del regista francese si è aggiudicato i premi per il miglior film, la migliore regia, il miglior attore protagonista (Jean Dujardin, prima volta in assoluto di un attore francese), la colonna sonora originale (Ludovic Bource) e i costumi (Mark Bridges).
A "Hugo Cabret" vanno invece cinque Oscar cosiddetti tecnici: fotografia (Robert Richardson), sonoro (Tom Fleischman e John Midgley), montaggio sonoro (Philip Stockton ed Eugene Gearty), effetti visivi (Rob Legato, Joss Williams, Ben Grossman ed Alex Henning) e – soprattutto - quello per la scenografia, per la quale sono stati premiati Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, al loro terzo Oscar dopo “The Aviator” (2004) e “Sweeney Todd” (2007). “Grazie all'Academy, a tutti i produttori e al dipartimento artistico, ma soprattutto all'eccezionale Martin Scorsese che ci ha guidato in questo meraviglioso viaggio”, ha detto ricevendo il premio Ferretti, che proprio oggi compie 69 anni. “Questo premio è per Martin e per l'Italia”, ha aggiunto Francesca Lo Schiavo. Alla fine, in fondo, hanno vinto due film che, ognuno a modo suo, rendono un omaggio colto e sincero alla magia del cinema delle origini, alla sua storia e ai suoi inventori.
L’Oscar per la migliore attrice protagonista, anche questo non inaspettato, è andato a Meryl Streep per la sua intepretazione in "The iron Lady". Per i ruoli da non protagonista hanno vinto Christopher Plummer, che a 82 anni è l’attore più anziano ad aver mai vinto un Oscar, per “Beginners” e Octavia Spencer per “The help”. Delusione per l’altro italiano in lizza per un Oscar, il talento della Pixar Enrico Casarosa con il corto d’animazione “La Luna”, premio andato invece a “The fantastic flying books of Mr. Morris Lessmore” di William Joyce e Brandon Oldenburg.
L’Oscar per il miglior film straniero è stato vinto da “Una separazione” (Iran) del regista Asghar Farhadi, ed è prima volta in assoluto che un film iraniano vince un Oscar. “In questo momento – ha detto il regista - molti iraniani ci stanno guardando ed il nome del loro Paese, in un momento così delicato devastato dalla guerra, è citato per ricordare una cultura nascosta sotto la polvere della politica. Questo premio è per tutti quelli che disprezzano le ostilità”.
Tutti gli altri premi.
FILM D'ANIMAZIONE: Rango
SCENEGGIATURA ORIGINALE: Woody Allen (Midnight in Paris)
SCENEGGIATURA NON ORIGINALE: Alexander Payne, Nat Faxon e Jim Rash (Paradiso Amaro)
TRUCCO: Mark Coulier e J. Roy Helland (The Iron Lady)
CORTO DOCUMENTARIO: Saving Face
CORTOMETRAGGIO: The Shore
DOCUMENTARIO: Undefeated
MONTAGGIO: Kirk Baxter e Angus Wall (Uomini che odiano le donne)
CANZONE ORIGINALE: Bret McKenzie (I Muppet).
Come ogni anno, infine, anche in questa 84esima edizione, presentata da Billy Crystal, c’è stato il momento In memoriam, per ricordare personalità del mondo del cinema, ma non solo, scomparse durante l'anno. Sulle note di “What a Wonderful World” sono passate le immagini, tra gli altri, anche di Jane Russel, Annie Girardot, Ken Russel, Whitney Houston, Peter Falk, Sydney Lumet, Steve Jobs, Ben Gazzara ed Elizabeth Taylor.