L'assalto ai beni-rifugio


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I rischi della speculazione

La gallerista Rusolo: ‘E’ come operare in Borsa’ elide_rusolo_296

“Quello dell'arte è un mercato particolare. C'è bisogno di competenza e intuizione per non incorrere in errori che possono costare caro”. A parlare così è Elide Rusolo, gallerista e fondatrice nel 1987 del centro culturale “L'Approdo” di Avellino, nelle cui sale hanno esposto alcuni tra i più grandi pittori contemporanei, ma anche giovani emergenti. A lei abbiamo rivolto alcune domande per capire come districarsi nel variegato e difficile mondo delle opere pittoriche.

Quanti soldi ci vogliono per investire nell'arte della pittura?
“Da poche migliaia di euro a cifre iperboliche, dipende dal rischio che si accetta di correre. Se si vuole andare sul sicuro, allora bisogna sborsare tanto, anche centinaia di migliaia di euro, e comprare opere di grandi maestri che aumentano di valore col passare degli anni. Altrimenti si può spendere relativamente poco e sperare che il bene acquistato si rivaluti nel tempo. E' un po' come operare in Borsa”.

Chi è disposto a investire 300-400mila euro cosa può comprare?
“Premesso che con questo denaro il successo dell'investimento è quasi garantito, ci si può rivolgere verso autori di assoluto prestigio come Rotella, Capogrossi, Accardi, de Pisis, Sironi. Le loro quotazioni difficilmente caleranno. Anzi, ritengo che aumenteranno nel corso degli anni”.

E con 20-30mila euro?
“Ci si può orientare verso giovani autori di sicuro avvenire”.

Faccia qualche nome...
“Beh, io un quadro di Pignatelli, Papetti, Velasco me lo porterei volentieri a casa. Ma anche il meno giovane Salvo in questo momento va per la maggiore ed è destinato a salire di quotazione”.

Su chi in questo momento, più di altri, conviene puntare?
“Personalmente mi orienterei sulla Pop-Art e quindi opterei per Schifano, Festa, Angeli, tutti già deceduti. Comprarli oggi è un affare, saliranno di prezzo. Così come conviene anche strizzare l'occhio all'arte figurativa e al gruppo della Transavanguardia sponsorizzato da Achille Bonito Oliva insieme ad artisti del calibro di Chia, Palladino, Cucchi, De Maria, Clemente”.

Chi invece evitare?
“Quelli che si muovono entro i confini regionali, di solito non hanno curriculum, non sono affidabili. In termini d'investimento, s'intende”.

Un sistema per guadagnare velocemente, senza aspettare anni...
“Guardare allora soprattutto agli artisti giovani ed emergenti. I loro quadri si possono rivendere facilmente anche dopo pochi mesi. I più bravi, infatti, accrescono le proprie quotazioni in tempi rapidi, a volte anche di un 15% in più rispetto all'anno precedente”.

C'è un autore che nel corso degli anni ha visto la sua quotazione innalzarsi vertiginosamente e che per questo motivo l'ha colpita più di altri?
“Agostino Bonalumi, maestro dell'arte astratta. Quindici anni fa un suo lavoro valeva 15 milioni di lire. Ora 100mila euro”.

Dove comprare?
“Nelle gallerie, alle aste, alle Biennali. Sono luoghi sicuri”.

Il problema dei falsi e dei “pacchi”...
“C'è, eccome. Il pericolo è dietro l'angolo. Chi ha intenzione di investire e capisce poco di arte si faccia consigliare da chi possiede conoscenze adeguate, ossia esperti e professionisti del settore. Meglio pagare qualche consulenza che farsi ingannare e rimetterci i soldi”.

Ma oggi conviene investire nell'arte?
“Forse sì, l'arte è pur sempre un bene rifugio. Ma ci vuole molta attenzione e cautela”.

(N.d.C.)