di M. Vittoria De Matteis
mv.dematteis@rai.it
L'agricoltura biologica e i prodotti bio, sono stati al centro di una vasta azione della Guardia di finanza che ha sgominato un giro di falsi bio: oltre 2.500 tonnellate di "falsi" bio come frumento, soia, farine varie e frutta. A questi si devono aggiungere 700mila tonnellate di "falsi" alimenti bio in almeno 4 province italiane, dal nord al sud. Per rispondere a questa emergenza ha preso il via un progetto triennale, Authentic food, che garantirà la qualità e l'autenticità dei prodotti bio.
Al progetto internazionale parteciperà l'Università di Copenaghen, la Fondazione Mach, l'AIAB che collaborerà fornendo le sue conoscenze sui marker di tracciabilità degli isotopi e la Bios per la sua esperienza nell'ambito delle certificazioni. Il progetto diviene la possibile arma anti-frode nel settore bio, con un metodo che sarà in grado di analizzare i residui di fitofarmaci, Isotopi stabili, minerali e metabolici, che si possono già controllare, ma che non hanno stabilito nessun grado di affidabilità.
Metodi analitici innovativi possono contribuire a rendere il bio più sicuro. Un gruppo di ricercatori europei lavorerà nei prossimi tre anni alla messa a punto di un’impronta digitale analitica” dei prodotti biologici. Sarà così possibile identificare il ‘vero bio’ rispetto ai tentativi di frode. Il progetto, più che mai attuale dopo la scoperta della truffa da parte della Guardia di Finanza grazie all’azione “gatto con gli stivali”, sarà coordinato dall’Università di Copenhagen e vede la collaborazione italiana della Fondazione Edmund Mach, con la competenza acquisita negli ultimi anni dal Centro ricerca e innovazione relativamente ai rapporti tra isotopi stabili soprattutto dell’azoto, dell’Aiab, che definirà le filiere e raccoglierà i campioni da sottoporre ad analisi, e di Bios che parteciperà alla valutazione dell’applicabilità all’interno del sistema di certificazione. Il progetto transnazionale dell’acronimo “authenticFood” ha avuto inizio a novembre e prevede la collaborazione di ben 16 partner provenienti da 11 Paesi europei, includendo diverse competenze analitiche, agronomiche e di sistema di controllo. Nel progetto AuthenticFood i ricercatori europei considereranno alcuni prodotti biologici vegetali (in particolare pomodoro, cereali e derivati) e completeranno lo sviluppo di una serie di metodi analitici tra i più promettenti ed innovativi per l’autenticazione dei prodotti alimentari di origine vegetale. Lo scopo principale del progetto è mettere a punto degli strumenti che permettano di rafforzare l’affidabilità dei prodotti bio e che garantiscano ulteriormente i consumatori ma anche gli utilizzatori di materie prime, quali i mulini, i mangimifici, i produttori di passate, etc.
Gli strumenti analitici che verranno valutati e laddove possibile combinati mediante tecniche statistiche multivariate, includono metodiche di analisi dei residui di fitofarmaci, dei rapporti tra isotopi stabili di diversi elementi e del profilo minerale e metabolomico. Diversi di questi metodi sono già utilizzati per l’autenticazione anche di prodotti biologici, tuttavia va ancora analizzato il grado di affidabilità a seconda delle varianti (clima, varietà, gestione agronomica, specie, tipo di trasformazione etc) ed il costo. Il mercato del bio è in costante e solida crescita e questo ha attratto anche l’attenzione di società ed individui disonesti che hanno trovato la via tra le maglie dei sistema di controllo per commercializzare fraudolentemente grandi quantità di derrate convenzionali con falsi certificati di biologico.
La recente azione della Guardia di Finanza rende ancora più attuale il progetto e fruibili i risultati, proprio sulle filiere su cui si lavorerà in Italia: grano duro-semola-pasta e pomodoro-salsa. E’ ovvio che i metodi analitici non potranno sostituire le serie procedure di ispezione e certificazione, ma di certo potranno risultarne utile complemento sia per gli enti di certificazione che per le autorità deputate al controllo ed anche per le aziende che acquistano materie prime su mercati internazionali. AuthenticFood è cofinanziato dal programma CORE Organic II,parte dell’FP/ ERA-NET project:”Coordination of European Transnational Research in Organic Food and Farming Systems (www.coreorganic2.org)