I nuovi poveri


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Istat: il 5% degli italiani non ha soldi per mangiare e il 15% non arriva a fine mese

Per il 50% delle famiglie il reddito mensile non supera i 2000 euro nuovi_poveri_296

Quest’anno il Natale sarà ancora più triste per più del 5% degli italiani che non ha i soldi per comprare da mangiare e per il 15% che non arriva a fine del mese. A disegnare questo spaccato di una società sul punto di esplodere è l’Istat che ha presentato uno studio su “ Distribuzione del reddito e condizioni di vita in Italia" nel biennio 2006- 2007.

Al disagio estremo si aggiungono il 32,9% delle famiglie che non possono affrontare una spesa imprevista di 700 euro. Più contenuto il numero di famiglie che non riescono a pagare regolarmente le bollette (8,8%) e a riscaldare adeguatamente il proprio appartamento (10,7%). L’ 11,1% non è in grado di sostenere le spese mediche e il 16,9% non riesce ad acquistare gli abiti necessari.

Al Sud e nelle isole il disagio è più forte secondo l’Istat. Sono il 22% le famiglie meridionali e insulari che non arrivano a fine mese e il 46,4% dichiara di non poter far fronte ad una spesa imprevista di 700 euro. Un significativo 7.3% ammette di non aver avuto i soldi per comprare da mangiare.

Vivono meglio le coppie senza figli , mentre i nuovi poveri in Italia sono le famiglie con più di tre figli, i monoreddito e gli anziani. Il paradosso è che in un Paese di grosso invecchiamento i figli non sono una risorsa, ma un fattore di povertà. Si crea la necessità di un grosso piano di sostegno alle famiglie.
Il 25 % delle famiglie con almeno tre figli dichiara di arrivare con difficoltà a fine mese, l’8,1% di aver avuto problemi a comprare il cibo, il 25,3% di non aver avuto la possibilità di acquistare vestiti. Ancora più drammatica la situazione degli anziani: sono oltre il 40% quelli che non sono in grado di affrontare una spesa straordinaria di 700 euro.

Inoltre, sempre secondo l’Istat il 50% delle famiglie percepisce meno di 2000 euro al mese. Cresce il divario tra Nord e Sud e cresce la forbice tra ricchi e poveri.

Si registra nel nostro Paese una maggior fatica di vivere e una maggior fragilità sociale. Questi dati, presumibilmente, in futuro sono destinati a peggiorare per l'aggravarsi della crisi in corso. L'Istat parla di 7 milioni e mezzo di ‘poveri relativi’, cioè riferiti a chi ha meno della metà del reddito di sopravvivenza di 986,35 euro al mese, accompagnati da altri 2 milioni che vivono molto vicini a quella soglia. Sono dunque circa 10 milioni le persone in forte stato di sofferenza in Italia.

C. T.