Tutti in fila, a Bologna, per dare l'ultimo saluto a Lucio Dalla. Sono migliaia le persone che si susseguono nel cortile d'onore di Palazzo D'Accursio, davanti al feretro dell'artista scomparso giovedì per un infarto. Uno sguardo alla gigantografia con la scritta 'Ciao Lucio' appesa sulla facciata del palazzo e il passo cadenzato dalle note delle sue canzoni trasmesse dagli altoparlanti, colonna sonora di piazza Maggiore, il cuore del capoluogo emiliano che continua a battere per il suo cantante. Sulla bara una rosa rossa, una "paglia", come Dalla, alla bolognese, chiamava le sigarette, e un cornetto portafortuna. Dietro un'interpretazione dell'Ultima Cena, opera che lo stesso Dalla aveva donato nel 2001 all'amico Stefano Cantaroni. Tra i primi a rendergli omaggio il sindaco di Bologna, Virginio Merola, che ha atteso l'arrivo del feretro dalla vicina via D'Azeglio, dove Dalla viveva.
E poi Ron, l'amico di una vita, Bobo Craxi, l'ex primo cittadino Giorgio Guazzaloca, Romano Prodi e la moglie Flavia, Samuele Bersani, la vedova di Luciano Pavarotti, Nicoletta Mantovani, e Claudio Sabatini, il presidente della Virtus Bologna, una delle grandi passioni del cantante scomparso. E poi una coda interminabile di gente comune, giovani e meno giovani, che si lasciano andare a un lungo applauso sulle ultime note di 'Caruso'. "Veniamo da Prato - hanno spiegato padre e figlio, che per dire addio a Dalla hanno dovuto aspettare quasi due ore -. Non potevamo non venire: ci ha migliorato la vita con le sue canzoni. E' stato un piccolo grande uomo che ha lasciato una traccia importante con tutte le sue canzoni colte, spiritose, intelligenti, mai banali: era doveroso venire qui".
NIENTE CANZONI A FUNERALE IN SAN PETRONIO - Non ci sarà nessuna canzone durante la cerimonia funebre per Lucio Dalla che si svolgerà domani alle 14.30 nella basilica di San Petronio a Bologna. Il rito osserverà la liturgia tradizionale, come aveva chiesto ieri la Cei. L'unico strappo alla regola sarà, alla fine della messa, la lettura di una sua canzone, 'Le rondini'.