Franco Lamolinara e Chris McManus sono stati uccisi dai rapitori 'con un colpo ravvicinato alla testa' una volta cominciato il raid delle forze speciali, e prima che le teste di cuoio entrassero nel compound', scrive il Daily Telegraph. Secondo il quotidiano britannico al blitz hanno partecipato quaranta uomini delle forze speciali britanniche. Testimoni hanno riferito alla France Press che la sparatoria nella zona è durata sette ore. A palazzo Chigi sono riuniti i capi dei servizi segreti ed i ministri che fanno parte del Comitato interministeriale per la sicurezza, convocato ieri da Monti per un'analisi dell'accaduto.
FONTI GB, ITALIANI AL CORRENTE EVENTUALITA'BLITZ
Secondo fonti diplomatiche britanniche all'Independent "gli italiani, che non avevano presenza sul terreno", "erano stati informati dell'eventualita' del blitz a Sokoto" e "concordato" che un'azione avrebbe potuto rendersi necessaria 'at short notice' (con preavviso ravvicinato, ndr). ''Le proteste che le cose sono andate altrimenti non sono sincere'', ha detto la fonte.
VENTI LE TESTE DI CUOIO GB COINVOLTE NEL FALLITO BLITZ
Erano venti le teste di cuoio dell'Sbs, lo Special Boat Service della Marina Militare britannica, che hanno preso parte al fallito blitz di Sokoto, in Nigeria. Lo ha precisato il Guardian, citando fonti dell'intelligence. Al giornale inglese le stesse fonti hanno dichiarato che i sequestratori, presumibilmente appartenenti alla setta ultra-radicale Boko Haram, "sono tra i peggiori terroristi legati alla rete di 'al-Qaeda' che esistano".
DIECI MESI NELLE MANI DEI RAPITORI PRIMA DEL TRAGICO BLITZ
Quasi dieci mesi nelle mani dei rapitori fino al tragico blitz di ieri: Franco Lamolinara, ucciso insieme all'altro ostaggio, il britannico Christopher McManus, era stato sequestrato il 12 maggio dello scorso anno nel nord ovest della Nigeria. Ingegnere, 47 anni, originario di Gattinara, in provincia di Vercelli, Lamolinara lavorava per una società di costruzioni.
Lo scorso mese di agosto era stato diffuso un video che mostrava i due ostaggi, inginocchiati e bendati, con tre uomini armati alle spalle. Il sequestro, avvenuto a a Birnin Kebbi, la capitale dello Stato nord occidentale del Kebbi, al confine con il Niger, era stato rivendicato da al-Qaeda nel Maghreb islamico.
Il 5 dicembre scorso la stessa organizzazione terroristica aveva lanciato un ultimatum al governo britannico, dando alle autorita' di Londra due settimane di tempo per rispondere alle loro richieste e minacciando di uccidere Christopher McManus.