Gestione 'fluida', 'flessibile', 'facilitata'. Per evitare di congestionare i Pronto Soccorso, costretti, in mancanza di posti letto per i ricoveri, a tenere i pazienti in barella, nei casi limite 'appoggiati' nei corridoi, alcuni grandi ospedali hanno già cercato rimedio introducendo la figura del 'bed manager', dirigente dedicato alla gestione dei posti letto e ai flussi tra Dea e reparti, citata anche dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, tra le soluzioni per per coordinare i flussi in entrata ed in uscita ai pronto soccorso.
Apripista di questa innovativa modalità per la gestione dei posti letto l'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, che si è dotato di un 'manager del letto' già dal 2008.
Il modello di gestione, spiega Mirco Gregorini, infermiere con laurea specialistica, inquadrato come dirigente della direzione sanitaria del nosocomio, ''coinvolge tutto l'ospedale ed è questo il suo punto di forza''.
Ogni giorno a mezzogiorno, racconta, ''c'è un briefing che facciamo in Pronto Soccorso, con tutti i coordinatori infermieristici, i responsabili di turno del Dea e dell'osservazione breve, per valutare i letti liberi e liberabili nelle successive sei ore. Cosi' tutto l'ospedale ha la visione di tutto l'ospedale e se ci sono delle criticità interveniamo, trasferendo a esempio i bambini da un'area all'altra, in modo che ci siano letti liberi per accogliere ogni tipo di bambino''. La base di partenza, aggiunge, ''è una attenta calendarizzazione dei ricoveri programmati'' per avere un adeguato numero di posti per le urgenze che è calcolabile analizzando ''i flussi al Pronto Soccorso nei diversi periodi dell'anno, ma anche nei diversi giorni della settimana o nelle diverse fasce orarie del giorno''.
E mentre un'altra grande struttura come l'ospedale Le Molinette di Torino sta studiando ''qualcosa di simile'' al 'bed manager' proprio visti i ''risultati positivi che ci arrivano da chi già l'ha impiegato'', come spiega il direttore sanitario Roberto Arione, il Policlinico Gemelli di Roma ha affidato proprio al responsabile del Pronto Soccorso, Giorgio Meneschincheri, il compito di 'manager del letto'.
La figura, che il Lazio ha introdotto con una direttiva regionale, spiega Meneschincheri, ''è stata attivata da circa un anno e mezzo'' con l'obiettivo di ''facilitare'' il passaggio al ricovero dopo l'accesso al Pronto Soccorso con un sistema ''elastico'' e in grado di rispondere ''ai picchi di afflusso''.
Al Gemelli, aggiunge, c'è quindi ''un protocollo'' preciso che passa per ''il monitoraggio giornaliero'' dell'andamento dei ricoveri e ''un 'cingolo distributivo' dei posti letto che tutti i reparti di medicina (fatti salvi quelli ad alta specializzazione come oncologia o neurologia) devono lasciare a disposizione dell'emergenza''. Laddove ci fossero difficoltà il 'bed manager' ha il 'potere' ''di chiudere l'accettazione ordinaria, dando priorità all'emergenza''.