Poco prima dell'incidente stradale l'autista dell'autobus avrebbe inserito un Dvd nel lettore del veicolo: lo scrive il giornale fiammingo Het Laatste Nieuws sul suo sito Internet citando le testimonianze di alcuni bambini sopravvissuti alla strage.
Un attimo di disattenzione da parte dell'autista, scrive il giornale, potrebbe quindi avergli fatto perdere il controllo del mezzo. Da parte sua, tuttavia, un portavoce della polizia svizzera - citato dal giornale elvetico Aargauer Zeitung - ha detto che si tratta di "speculazioni", sottolineando che dalle immagini video delle telecamere nella galleria non risulta che l'autista fosse alle prese con un Dvd prima dell'incidente. Ma il racconto dei piccoli testimoni oculari parla chiaro: "Poco prima dell'incidente, l'autista ha voluto mettere un Dvd" nel lettore, hanno detto alcuni bambini che sono rimasti feriti nell'incidente ai loro genitori e al personale dell'ospedale in cui sono ricoverati in Svizzera, secondo quanto riporta il sito del giornale fiammingo. Sempre sulla base di queste testimonianze anonime, lo stesso quotidiano scrive che un insegnante della scuola di Heverlee (centro) avrebbe dato un Dvd all'autista poco prima dell'incidente.
Resta intanto riservata la prognosi di tre bambini ricoverati a Losanna. Le loro condizioni sono ancora preoccupanti e "la loro prognosi vitale è riservata", ha riferito stamane l'agenzia di stampa svizzera Ats. Tutti e tre sono in terapia intensiva presso il Centro ospedaliero universitario di Losanna (Chuv). Le loro famiglie sono presenti. Almeno sei tra i bambini feriti nell'incidente di Sierre, ricoverati nell'ospedale di Vist, saranno rimpatriati oggi. Lo ha riferito Michel Callens, responsabile sanitario dell'organizzazione cattolica belga Intersoc. Per domani è invece previsto il rientro di 13 altri bambini che si trovano nell'ospedale di Sion. Un quattordicesimo paziente è ancora in terapia intensiva, ma non è in pericolo di vita. Più gravi i piccoli pazienti che sono a Berna e Losanna "di cui per ora non è previsto il rimpatrio". Una squadra di medici legali è al lavoro nell'obitorio di Sion per il riconoscimento delle 28 salme. Lo riferisce la polizia cantonale del capoluogo del cantone vallese.
Nelle ultime ore, le famiglie delle 28 vittime sono state condotte a una a una alla camera mortuaria di Sion per il riconoscimento dei corpi. Una dolorosa staffetta di auto e furgoni della polizia fa la spola tra l'Hotel de Vigne, centro di raccolta dei parenti e l'obitorio. Tutti i famigliari sono accompagnati da medici e psicologi. Tutto si svolge con grande compostezza, anche se all'uscita del centro funerario i genitori non riescono a nascondere la disperazione, alcuni vengono sorretti dai sanitari che sono con loro. All'obitorio di Sion è anche al lavoro in queste ore - secondo quanto ha riferito la polizia cantonale - un'equipe di medici legali che sta effettuando test del Dna su quei corpi che sono stati resi irriconoscibili dall'impatto di martedì sera.
"La polizia cantonale ha interrogato tutti i bambini feriti" sull'incidente. Lo ha detto Michel Callens, responsabile sanitario dell'organizzazione cattolica Intersoc, incontrando i giornalisti davanti all'ospedale di Sion. "Su questo - ha aggiunto - non posso fornire ulteriori dettagli".
"Dove sono i nostri amici?". E' questa la domanda più ricorrente che si pongono i bambini feriti ricoverati dopo l'incidente nel tunnel di Sierre. Lo ha riferito Michel Callens, medico dell'organizzazione Intersoc, che ha organizzato la settimana bianca dei ragazzi belgi. "Si pongono tante domande - ha riferito ancora il medico -. Si chiedono cosa è successo e per ora è meglio non spiegarlo loro nei dettagli".
Il Papa esprime il suo dolore e il suo cordoglio per le vittime dell'incidente. "Il Papa - si legge in un telegramma che il Segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, ha inviato a nome di Benedetto XVI all'arcivescovo di Bruxelles, André Leonard - si unisce nella preghiera al dolore delle famiglie e affida le vittime alla misericordia di Dio, pregando di accoglierle nella sua luce. Egli esprime la sua profonda vicinanza alle persone ferite e alle loro famiglie, ai soccorritori, pregando il Signore di portare loro aiuto e consolazione in questa prova".