I film del week end


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Magnifica presenza

di Juana San Emeterio

MAGNIFICA PRESENZA

di Ferzan Ozpetek, Italia 2012, drammatico, (01 Distribution)
Elio Germano, Paola Minaccioni, Beppe Fiorello, Margherita Buy, Vittoria Puccini, Cem Yilmaz, Claudia Potenza, Andrea Bosca, Ambrogio Maestri, Matteo Savino.

Elio Germano è il protagonista del nuovo film di Ozpetek, la “magnifica presenza” del titolo. Un puro e un solitario, come spiega l’attore, in un film "sull'orgoglio della debolezza, sul fatto che molte persone nascondono le cose più fragili della loro vita e tendono a interpretare ruoli per nascondere tutte le loro fragilità''.

Siamo a Roma. Il protagonista è Pietro (un bravo Elio Germano), giovane siciliano, timidamente gay, con il sogno di diventare attore, che lavora in un forno facendo cornetti con grande cura. Pietro è stanco di condividere la casa con sua cugina (Paola Minaccioni) e per un colpo di fortuna riesce a trovare in affitto e a poco prezzo (presto capirà perché) una grande casa a Monteverde Vecchio. L’appartamento è stato abbandonato in grande fretta da tutti i precedenti inquilini perché è abitato da strane presenze. Pietro scopre ‘gli abitanti’ e giorno dopo giorno comincia a conoscerli, parla con loro e scopre la loro storia. I fantasmi sono una compagnia di attori scomparsi nel 1943, con i loro abiti di scena: il capocomico Filippo Verni (Beppe Fiorello), Lea Marni (Margherita Buy), Luca Veroli (Andrea Bosca), Beatrice Marni (Vittoria Puccini), Yusuf Antep ( Cem Yilmaz), un bambino e un cantante.

''Ho avuto l'idea di questo film – ha spiegato Ozpetek - perchè un mio amico mi ha detto che una sera, mentre guardava a casa la tv, aveva visto dietro di sè una signora che poi era sparita. E quello stesso amico qualche giorno dopo aveva visto, nascosta nella sua casa, una giovane sposa che si era poi subito dileguata''. Se “Magnifica presenza” è nato quindi da questa suggestione è poi diventato un insieme complesso, ricco di tanti temi: l’incontro dell’aspirante attore con quelli che attori sono stati, gli echi del passato fascista con il difficile presente, la citazione pirandelliana dei “Sei personaggi in cerca d’autore”, il rapporto tra finzione e realtà e soprattutto la storia di Pietro- Elio,  il giovane protagonista che certa la sua identità e soprattutto la sua diversità. Nel film ha una parte straordinariamente interpretata anche un mito del teatro come Anna Proclemer, che irrompe nel film lasciando il segno. Da vedere.

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