di Claudio Presutti
L'impresa del Catania che al Massimino batte 1-0 la Lazio, riapre la corsa al terzo posto ma Udinese e Napoli, per ora, non ne approfittano. Nella ventottesima giornata le prime della classe avevano già risolto la pratica negli anticipi: Milan e Juventus espugnano rispettivamente Parma (2-0 con rigore di Ibra e gol di Emanuelsson) e Firenze (5-0 con reti di Vucinic, Vidal, Marchisio, Pirlo e Padoin).
Nuova positiva prova della formazione di Montella che supera 1-0 la Lazio (al secondo ko di fila dopo la vittoria nel derby) 'riaprendo' così la corsa all'ultimo posto utile per la Champions e alimentando così al tempo stesso le speranze di colorare d'Europa questa incredibile stagione. Gli etnei sono più vivi e creano le occasioni migliori, anche se gli uomini di Reja (espulso nel concitato finale) non stanno a guardare e con Klose e Mauri riescono sempre a creare grattacapi alla difesa catanese. Nella ripresa il Catania parte ancora più deciso alla ricerca del gol vittoria che arriva al 79' su corner di Lodi e preciso colpo di testa di Legrottaglie. Pochi minuti dopo è lo stesso Lodi a 'creare' la migliore occasione per la Lazio, centrando in pieno il palo della porta difesa dall'ex laziale Carrizo. Solo un brivido per Montella e i suoi che alla fine portano a casa i tre punti e l'aggancio in classifica al sesto posto di Roma (che deve ancora giocare) e Inter, a quota 41 punti.
Al 'Friuli' il posticipo fra le quarte termina 2-2, col Napoli che rimonta un doppio svantaggio all'Udinese. Il risultato lo sblocca al 28' Pinzi, liberato da una veloce combinazione Di Natale-Fabbrini. Gargano impegna a terra Handanovic, il Napoli del primo tempo è quasi tutto qui. La ripresa si apre con il raddoppio marcato da Di Natale (52'), lesto a riprendere il palo colpito di testa da Pinzi su cross di Pasquale (a tratti devastante sulla corsia di sinistra). Napoli alle corde, risollevato da un'ingenuità di Fabbrini che, al 60', si merita il secondo giallo per un'entrata su Campagnaro. La pressione degli ospiti non trova grandi sbocchi, finché al 75' Rocchi vede un tocco di mano di Domizzi in contrasto aereo con Cannavaro e assegna il rigore. Cavani, però calcia centralissimo e Handanovic respinge. Il 'matador', però, si fa perdonare all'81', quando dimezza lo svantaggio direttamente su punizione. E cancella definitivamente l'errore 4' dopo risolvendo con un diagonale potente un'azione insistita nell'area udinese. Il Napoli prova il sorpasso e al 90' Handanovic salva il pari deviando il diagonale di Zuniga. Il pari lascia le due squadre al quarto posto, col Napoli che ora ha il favore degli scontri diretti coi friulani.
Per la formazione di Ranieri l'ennesima prova sbiadita, con tanto impegno (specie nel primo tempo) e poco gioco, anche se non si può non sottolineare il secondo rigore di fila fallito da Milito dopo quello di Verona. L'arbitro Gava punisce un'evidente trattenuta di Bellini su Pazzini, dal dischetto va il bomber argentino che però si fa respingere il tiro (angolato ma debole) da Consigli. Proteste dell'Atalanta nel finale per un fallo di Lucio (già ammonito) su Gabbiadini, ma il direttore di gara sorvola. Per l'Inter, con Moratti che lascia anzitempo il suo posto in tribuna, 'sogno' Champions lontanissimo e Europa League sempre più a rischio. Per i bergamaschi l'ennesimo passo in avanti in classifica verso una salvezza già ampiamente meritata.
Bella, emozionante e sempre in bilico, specie nel secondo tempo, la sfida del Dell'Ara tra Bologna e Chievo. Veronesi avanti al 27' grazie a una deviazione di Andreolli che beffa Gillet al termine di una confusa azione in area rossoblù. Nella ripresa gli emiliani acciuffano il pari con Di Vaio che, in posizione regolare per pochi centimetri (giustissima la decisione di arbitro e/o guardalinee), batte Sorrentino (59'). Clivensi di nuovo avanti al 69' al termine di una bella azione Hetemaj-Pellissier conclusa da Thereau a porta vuota: 1-2. A nove minuti dalla fine ci pensa Diamanti a pareggiare il conto fissando il punteggio sul 2-2, al termine di una bella e caparbia azione personale. Le due formazioni, Bologna con 35 punti e Chievo con 34, veleggiano tranquillamente a metà classifica.
Pari anche tra Lecce e Palermo. Allo stadio di Via del Mare, tante emozioni già nel primo tempo. Gli uomini di Serse Cosmi passano in vantaggio praticamente alla prima azione: al 6' Munoz atterra in area Bertolacci, Tagliavento assegna il calcio di rigore che Di Michele trasforma. Il difensore si riscatta subito dopo al 15', andando a segno di testa, complice una maldestra uscita del portiere leccese Benassi. Un minuto dopo, il fischietto di Terni sventola il rosso a Oddo per fallo da ultimo uomo (16'), ma a fine primo tempo il match torna in parità anche per quanto riguarda gli uomini in campo con l'espulsione di Bertolo per fallo di reazione (41'). Occasioni da una parte e dall'altra, ma il risultato, in un secondo tempo fiacco, non cambia più, nonostante i disperati assalti finali dei salentini a caccia di un successo che li avrebbe riavvicinati alla zona salvezza.
In coda, importantissimo colpo del Novara che vince 2-0 a Siena riaccendendo così il lumicino delle speranze nella lotta per non retrocedere e, al tempo stesso, interrompendo la cavalcata salvezza del Siena reduce da ben tre successi di fila. Primo tempo equilibrato, ma è nella seconda metà della ripresa che si scatenano gli ospiti andando a segno prima con Rigoni (al 72' su sponda aerea di Caracciolo) e poi con un gran tiro al volo di Porcari (all'81', ancora su assist volante di Caracciolo). Per gli uomini di Tesser è il secondo successo di fila dopo quello sull'Udinese.
Nella partita delle ore 12.30 secco successo del Cagliari che supera 3-0 il Cesena grazie ad una tripletta dello scatenato Pinilla. Sardi in vantaggio già al 14' con il cileno lesto a ribattere in rete una corta respinta di Antonioli. A fine primo tempo arriva il raddoppio su rigore concesso dall'arbitro Russo per un dubbio fallo di Parolo su Thiago Ribeiro. Pinilla trasforma al 46'. Dubbi anche sul secondo rigore concesso dal fischietto di Nola per un fallo di Rossi su Cossu, con Pinilla che fa tris (56') e realizza il suo terzo centro stagionale. Il Cesena si innervosisce e subisce ben due espulsioni: rosso a Colucci al 60' e a Marco Rossi al 78'. Romagnoli sempre più fanalino di coda con soli 17 punti, mentre gli isolani si allontanano forse definitivamente dalla zona a rischio retrocessione.
La giornata sarà chiusa lunedì sera all'Olimpico dalla sfida tra la Roma e il Genoa.