Papa Ratzinger in Messico e Cuba


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Il viaggio della speranza

Tappa per tappa

Ratzinger arriva a Cuba durante la festa per i 400 anni dall’apparizione della Vergine della Carità. Ma il papa andrà prima in Messico, partendo dall’Italia il 23 marzo, alla vigilia delle elezioni politiche generali dove il Partito di Azione Nazionale, l’unico che si professa apertamente cattolico, spera di consolidare la propria posizione.

Ratzinger si dirige nelle zone del Messico del Sud, dove più forte è il radicamento del centrodestra religioso. I sondaggi, tuttavia, rilevano che la stima dei messicani verso il pontefice tedesco potrebbe essere più elevata.

I principali eventi pubblici in Messico e Cuba


24 aprile
Cerimonia di benvenuto nell’Aeroporto Internazionale di Guanajuato e il saluto ai bambini nella Piazza della Pace di Guanajuato.

Il 25 marzo si celebra la Messa nel Parco del Bicentenario di León e la recita dell'Angelus Domini. Poi, i vespri con i vescovi del Messico e dell’America latina nella cattedrale della Madre Santissima della Luce.

Il 26 marzo si svolge la cerimonia di benvenuto nell’Aeroporto Internazionale Antonio Maceo di Santiago de Cuba e si celebra la Messa in occasione del 400° anniversario del ritrovamento della Vergine della Carità del Cobre.

La mattina del 27 marzo, visita privata al Santuario della Vergine della Carità del Cobre per un momento di preghiera.

Poi, trasferimento in aereo all’Avana dove sarà ricevuto dal cardinale arcivescovo della città, capitale dell’isola, Jaime Ortega Alamino.

Nel pomeriggio, colloquio ufficiale con il presidente cubano Raul Castro, infine l’incontro con i vescovi cubani nella nunziatura.

La visita si conclude il 28 marzo con una Messa nella Piazza della Rivoluzione all’Avana.

Il viaggio di Wojtyla voleva aprire Cuba al mondo e il mondo a Cuba, che vive ormai da 53 anni in un regime a partito unico, un modello di resistenza anche agli “Yankee”, che ora appare anomalo politicamente anche per tutto il continente americano, sud, centro e ovviamente nord. Nell’isola della rivoluzione dove l’economica è sempre più fragile, e dove resta quasi inesistente il concetto di libertà, “un incontro tra il papa e l'ex presidente Fidel Castro non è in programma. Ma che questo si possa verificare è una delle possibilità”, ha detto il segretario della conferenza episcopale cubana, Pedro Felix Perez. Il papa incontra invece privatamente Raul Castro, che ha assunto la presidenza di Cuba nel 2006 dopo la malattia del fratello.

Non è in programma un incontro in Messico con le vittime di Marcial Maciel, sacerdote messicano fondatore dei Legionari di Cristo, pedofilo, tossicomane e padre di diversi figli illegittimi. Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha detto che “i vescovi non lo hanno chiesto” come era stato fatto nei Paesi in cui sono avvenuti questi incontri. Recentemente, a proposito, il Vaticano ha ammesso i reati di abuso sessuale minorile da parte di preti e religiosi in Irlanda, in seguito alla pubblicazione di un rapporto ufficiale frutto del viaggio degli inviati del papa nel novembre 2010.

E non è in programma neanche un incontro con i dissidenti.