I film del week end


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The Lady

Juana San Emeterio

THE LADY

Di Luc Besson, Francia 2011, drammatico, (Good Film)
Michelle Yeoh - David Thewlis - William Hope - Sahajak Boonthanakit - Jonathan Raggett - Jonathan Woodhouse - Susan Wooldridge - Benedict Wong.

La signora, come viene chiamata dal suo popolo, Aung San Suu Kyi. L’eroina dei diritti umani nella sua Birmania, il premio nobel per la Pace, ma, anche una donna con i suoi rapporti personali, la sua famiglia, il marito e i figli.

“The lady” inizia con l’immagine di una bambina che saluta per l’ultima volta suo padre che viene ucciso dal regime militare. Quella bambina è San Suu Kyi e quell’episodio le cambierà la vita. Un salto nel tempo e siamo nel 1988. Suu (Michelle Yeoh) vive a Oxford con il marito professore Michael Aris ( David Thelwis, il professor Lupin della saga Harry Potter) e i due figli adolescenti. Un giorno riceve la telefonata che le annuncia la grave malattia della madre. Lei naturalmente parte subito per Rangoon dove, mentre accudisce la madre in ospedale, assiste alla violenta repressione dei manifestanti contro il regime. Da qui l’inizio della militanza contro il regime militare, la sua campagna per la democrazia, le elezioni e la sua prigionia. Dall’altra parte, la vita e la sofferenza di suo marito costretto a non poterla vedere, a crescere i figli da solo, a lottare per lei.

“The Lady”, il film di Luc Besson è pieno di momenti solenni e di tenerezza: il discorso davanti alla pagoda d’oro di Shwedagon e la sfida ai militari, le due sole visite del marito e dei figli in Birmania, il Nobel per la Pace nel ’91 con il commovente discorso del figlio maggiore, la morte del marito nel ’99. Besson dedica all' ”orchidea d'acciaio birmana” una bella pellicola, rispettando gli avvenimenti e le vicende personali. Il regista francese racconta in modo fedele e veritiero la vita e l’impegno politico di Suu attraverso il racconto del marito, un uomo intelligente e forte che ha sempre appoggiato sua moglie. "The Lady" è anche il racconto di un forte legame d’amore, un amore tra le persone ma anche verso il popolo birmano. Un bella pagina della storia contemporanea che ha ancora bisogno di eroi o meglio di eroine.

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