All’interno della stessa maggioranza parlamentare, che appoggia il governo Monti, ci sono posizioni diversificate. Chiediamo all’ex-ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, un parere sulla riforma del ministro Elsa Fornero.
Il PdL ha dato il suo assenso alla modifica dell’articolo 18?
Il nostro, più che un sì alla riforma dell’articolo 18, è un sì all’iniziativa del governo per aumentare la credibilità dell’Italia e la propensione ad assumere e intraprendere nel nostro Paese. La riforma è un equilibrio tra esigenze di flessibilità ed esigenze di garanzie per i lavoratori. Noi voteremo ciò che il governo ci chiederà di votare come contenuto irrinunciabile.
Il mondo sindacale teme abusi da questa riforma dell’articolo 18.
Beh, gli abusi sono di vario genere. Anche le imprese temono abusi dal comportamento della giurisprudenza. Insisto, noi dobbiamo convincere imprese italiane e non italiane disposte ad investire nel nostro Paese ad assumere. E questo il senso della riforma.
Bersani ha detto che per quanto riguarda la riforma del lavoro, o si cambia, oppure il Parlamento può chiudere…
Che dire, viviamo in una condizione straordinaria, nella quale abbiamo deciso di sostenere un governo di transizione, di emergenza e adesso, credo, dobbiamo dargli fiducia.
I dati resi noti da Confcommercio sul Pil, sulla pressione fiscale e sui consumi amplificano lo “spread” economico tra Italia e Germania. Si evidenzia una distanza abissale.
Non c’è dubbio che la Germania si configuri in Europa come un modello di efficienza da molti punti di vista, non su tutti, però . Per esempio le relazioni industriali sono sempre state tendenzialmente cooperative, non conflittuali come da noi. Soprattutto in alcuni settori come la metalmeccanica. Noi rischiamo l’esodo di aziende metal meccaniche dall’Italia, data la condizioni di alcuni soggetti.
E’ un fatto di carenze della nostra classe imprenditoriale?
Confrontiamo le aziende metal meccaniche italiane, tedesche, spagnoli, francesi e verifichiamo se c’è differenza dal punto di vista della continuità produttiva e produttività. In base a questi dati oggettivi si possono tirare le somme. (F. Ch.)