Dalle ricerche di Craig Venter


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Il cantiere della vita artificiale

Si lavora a fabbriche di biocarburanti e vaccini c

Le prime cellule artificiali progettate per funzionare come 'fabbriche' di biocarburanti e vaccini: stanno nascendo nel cantiere della vita artificiale nato dalle ricerche di Craig Venter, il papà della prima cellula artificiale e pioniere della mappa del genoma umano. Lo stesso Venter ha presentato i suoi progetti nel congresso della Società americana di Chimica, a San Diego.

A gettare le basi delle nuove ricerche sono stati risultati ottenuti dal gruppo di Venter nel 2010, con la realizzazione della prima cellula artificiale. Era stata ottenuta nel J. Craig Venter Institute (Jcvi) trapiantando un Dna sintetico, progettato al computer, in una cellula batterica privata del suo Dna. A partire da quel risultato senza precedenti, i ricercatori dello stesso istituto e dell’azienda Synthetic Genomics stanno lavorando adesso alle prime cellule sintetiche programmate per svolgere una funzione precisa grazie ad un Dna progettato a tavolino, come fosse il programma di un computer.

Venter ed i suoi collaboratori stanno lavorando allo sviluppo di cellule sintetiche per produrre 'su richiesta' biocarburanti, vaccini, nutrienti e per degradare gli inquinanti presenti nelle acque. In particolare un progetto riguarda cellule di alghe progettate su misura per 'catturare' l'anidride carbonica all'ambiente e utilizzarla come materia prima per la produzione di nuovi biocombustibili. Un altro progetto riguarda cellule artificiali per produrre vaccini antinfluenzali nell’arco di poche ore anziché di mesi (come accade con le tecnologie attuali) per meglio rispondere ad eventuali mutazioni improvvise dei virus dell’influenza. . "La genomica - ha osservato Venter - è un campo in rapida evoluzione. Con il mio gruppo, dopo che abbiamo lavorato alla lettura del codice genetico decifrando le sequenze di geni di uomini, microbi, piante e altri organismi, ora stiamo lavorando alla scrittura del codice genetico per costruire cellule sintetiche finalizzate a vari scopi". Questo significa, ha aggiunto, che ora ‘’possiamo ora costruire cellule di batteri che hanno il potenziale di produrre in modo efficiente ed economico vaccini, farmaci, nutrienti e altri prodotti" al servizio della società del 21/o secolo. Questi progetti sono il punto di arrivo di un lavoro partito nel 2007, quando Venter ha annunciato di aver costruito un Dna sintetico, e proseguito nel 2009, con il primo trapianto di genoma da un batterio a un altro. Nel 2010 i due risultati sono stati combinati assemblando la prima cellula sintetica. Mentre questo e’ stato il punto di partenza per cominciare a scrivere il genoma, il gruppo di Venter continua a leggere l’enorme libro della genetica: da un lato sta lavorando per collezionare il Dna dei microrganismi che vivono n egli oceani e contemporaneamente sta costruendo la mappa del microbioma umano,ossia dei ‘’miliardi di batteri che vivono nel e sul corpo umano per studiarne l'impatto sulla salute’’.