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31 dicembre

Nasce Giovanni Pascoli, Edison presenta la lampada a incandescenza, Si 'dissolve' l'Unione Sovietica, il primo treno a levitazione magnetica

Nati nello stesso giorno, premiati nello stesso anno. Corre l’anno 1992 quando l’attore Anthony Hopkins vince l’Oscar per l’interpretazione di Hannibal Lecter nel film ‘Il silenzio degli innocenti’. Nello stesso anno, Paolo Villaggio riceve il Leone d’oro alla carriera. Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico il primo,  Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana il secondo. Storia, in breve, di due attori assai diversi accomunati da curiosi parallelismi.

 

Attore cinematografico e teatrale, sir Anthony Philip Hopkins diventa famoso in tutto il mondo per l’interpretazione dello psichiatra serial killer Hannibal Lecter nei film Il silenzio degli innocenti, Hannibal e Red Dragon, tratti dagli omonimi romanzi di Thomas Harris e che nel 1992 gli ha valso l’Oscar come miglior attore protagonista. 

Attore spettacolare e suggestivo, sanguigno nel privato, ma profondamente controllato sulla scena, ha conquistato il pubblico grazie a straordinarie performance di personaggi storici. Alcolista cronico, ha avuto una vita sentimentale movimentata e burrascosa: nel 1968 ha sposato l'attrice Petronella Barker, dalla quale ha avuto l’unica figlia, musicista. Nel 1973, ha sposato la sua segretaria Jennifer Lynton, da cui ha divorziato nel 2002.  Dopo alcuni flirt (tra i quali uno con l'attrice e modella Joyce Ingalls e uno con la scrittrice Francine Kay), ha sposato l'antiquaria Stella Arroyave.

Nasce nel 1937 in una cittadina industriale del Galles ed è figlio di un panettiere e di una casalinga. Frequenta la Cowbridge Grammar School, dove scopre di soffrire di dislessia, malattia che lo porta ad avere un atteggiamento schivo e introverso. Per questo, i genitori decidono di mandarlo alla YMCA per favorire la sua socializzazione. Sono le prime recite scolastiche a fargli capire che la recitazione avrebbe fatto parte della sua vita. Dopo gli studi alla Royal Academy of Dramatic Arts, si unisce a diverse compagnie teatrali fino alla fatidica svolta: l'audizione del 1965 presso il celebre National Theatre, diretto da Sir Laurence Olivier. Due anni dopo, il debutto cinematografico nel ruolo di Riccardo Cuor di Leone nel film Il leone d'inverno al fianco di Peter O'Toole e Katherine Hepburn. Il successo è enorme, il film vince due Oscar dando inizio a un periodo particolarmente brillante della sua carriera: recita in numerosi film, sia al cinema sia in tv, senza però abbandonare il teatro, che nel 1974 dà un’altra svolta alla sua vita portandolo a Broadway.  Dal 1987, lavora incessantemente dividendo il suo tempo tra gli USA e l'Inghilterra, in produzioni cinematografiche, teatrali e televisive.

Il 1991 segna l’apice del successo: è l’anno de ‘Il silenzio degli innocenti’, film nel quale recita insieme a Jodie Foster e che gli vale l’Oscar come miglior attore protagonista per l’interpretazione di Hannibal Lecter: 16 minuti di mirabile recitazione in un ruolo angosciante e psicopatico, penetrante e claustrofobico. L’Oscar lo sfiora, in seguito, altre tre volte:  per il ruolo in Quel che resta del giorno, per Gli intrighi del potere - Nixon e per Amistad. Tra gli altri  film ricordiamo Tutti gli uomini del re (2006), Bobby (2006), Beowulf (2007). Anche regista, nel 1990 firma la pellicola biografica Dylan Thomas: Return Journey (1990), seguito nel 1996 da August e Slipstream (2007)

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Con dissacrante e grottesca ironia, è stato uno dei primi attori a far riflettere sui problemi della società italiana. Villaggio è legato indissolubilmente alla figura del ragionier Ugo Fantozzi, la sua creatura letteraria e cinematografica più fortunata.

Nasce a Genova il 31 dicembre del 1932, dove trascorre un'infanzia povera e segnata dalla seconda guerra mondiale. Dopo il liceo classico, fa diversi lavori: dal cameriere allo speaker della BBC; dal cabarettista all’intrattenitore sulle navi da crociera insieme all'amico Fabrizio De André; dal teatro al lavoro impiegatizio. E’ proprio quest’ultima esperienza che fa nascere in lui l’idea del ragioner Ugo Fantozzi, personaggio che in seguito lo renderà popolarissimo.

A scoprire la sua vena artistica è Maurizio Costanzo, che nel 1967 gli consiglia di esibirsi in un cabaret di Roma. Segue la partecipazione al programma televisivo Quelli della Domenica, in cui propone personaggi aggressivi, vili e sottomessi come il Professor Kranz, Giandomenico Fracchia e Fantocci (diventato poi Fantozzi). Dalla tv alla macchina da scrivere: pubblica  sull’Espresso e sull’Europeo brevi racconti il cui protagonista è Fantozzi, uomo debole e perseguitato dalla sfortuna. Nel 1971 esce il libro "Fantozzi", raccolta di questi brevi racconti che gli porta dà notorietà internazionale. Seguono altri tre libri, tutti best-sellers, che gli aprono le porte del cinema. E’ il 1975 quando esce il film ‘Fantozzi’, per la regia di Luciano Salce.  Il personaggio cinematografico riscuote un enorme successo anche in Europa orientale e in Unione Sovietica, dove vince il premio Gogol come ‘miglior scrittore in cirillico’, successo ancora attuale tanto che il suo commento sul film La corazzata Potëmkin ("una cagata pazzesca") è entrato a far parte della memoria del pubblico russo. Da allora, il film non è più stato proiettato né nei cineforum aziendali né in quelli parrocchiali. A quella del ‘75 seguono altre 9 pellicole che hanno per protagonista il ragioniere e che hanno fatto entrare nel bagaglio lessicale dell'italiano medio espressioni come "Mi si sono incrociati i diti", "Come è umano lei", oltre agli aggettivi "fantozziano" e all'espressione "alla Fantozzi" per indicare esperienze, atteggiamenti o situazioni nate male e finite peggio. Fantozzi è l'italiano medio degli anni settanta, piccolo-borghese, niente laurea, lavoro da impiegato e casa in equo canone. Porta al cinema le ansie e le ‘perversioni’ di un'intera classe di lavoratori, dalla  seduttrice un po' doppiogiochista come la signorina Silvani, al capo esigente e impietoso e al collega arrivista. Mette davanti allo specchio gli italiani sulla vecchia utilitaria Bianchina alle prese con una sfortuna nera. Negli ultimi film su Fantozzi, da Fantozzi va in pensione (1988) a Fantozzi 2000 - La clonazione, il tema comico è affiancato da un fosco pessimismo.

Ma non è solo il ragioniere il ruolo cinematografico di Villaggio. Ha lavorato con Federico Fellini (1990 in La voce della Luna insieme a Roberto Benigni), Lina Wertmuller (1992 in Io speriamo che me la cavo), Ermanno Olmi (1993 in Il segreto del bosco vecchio, tratto dall'omonimo romanzo di Dino Buzzati), Mario Monicelli (1994 in Cari fottutissimi amici) e Gabriele Salvatores (2000 in Denti). Dal 2007 porta in scena Serata d'addio, un monologo in 3 atti tratti da Il fumo uccide ispirato a Il tabacco fa male di Anton Cechov, Una vita all'asta ispirato a Il canto del cigno sempre di Cechov e L'ultima fidanzata ispirato a L'uomo dal fiore in bocca di Luigi Pirandello. Rivisitati nel suo stile, si fondono forte drammaticità e sorrisi. Villaggio è stato anche doppiatore: ha dato la voce al neonato di Senti chi parla e Senti chi parla 2 e ha fatto anche da narratore nella versione italiana del film comico Ma che siamo tutti matti?.

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Il 31 dicembre nella storia

1855. Nasce il poeta Giovanni Pascoli 1879. Edison presenta la lampada a incandescenza 1991. Si 'dissolve' ufficialmente l'Unione Sovietica 2002. Cina: primo treno a levitazione magnetica

 

 

 

Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.