di Ivan Miceli
Aids, trent’anni dopo. Luci ed ombre. I sieropositivi non muoiono più di Aids: ci sono farmaci che cronicizzano la malattia purché trattata presto e bene. Ma c’è anche la drammatica constatazione che l’AIDS continua a non far paura tanto che i rapporti non protetti con le prostitute sono considerati solo ‘scappatelle’. Epatite C: il virus uccide eppure, se ben trattati, i pazienti guariscono. Ma non sanno di essere infetti e, quindi, non si curano. Perché l’Epatite C non fa paura. HIV & HCV, due virus diversi accomunati da uno stesso destino: essere killer spietati, messi alle corde dalla Ricerca, ma ignorati dalla Società.
Un quadro preoccupante che e’ emerso a Roma, all’Istituto Superiore di Sanità, in occasione del convegno scientifico ‘HIV & HCV, due storie parallele. Le sfide future’ pubblicate da Argon Media Editoriale. Parla il professor Stefano Vella, direttore del dipartimento del farmaco all’Istituto Superiore di Sanità e recentemente nominato al vertice delle Linee Guida mondiali Hiv dell’Oms: due storie che, grazie ai farmaci, possono considerarsi due storie di successo. Ma ancora in divenire. "Trent’anni dopo nella lotta all’HIV si aprono nuove sfide: diabete, ipertensione e malattie cardiache. I sieropositivi, oggi, invecchiano e quindi vanno incontro a tutte le problematiche legate all’età. A leggerla così è anche, paradossalmente, una buona notizia se non fosse che è ormai dimostrato che il virus anticipa e amplifica questi problemi”.
E allora la nuova sfida è cambiare approccio e imparare a gestire diversamente le terapie. Luci ed ombre di un virus che, in trent’anni, ci ha abituato a non abituarci agli scenari che disegna. Un virus che ci ha insegnato che grazie a farmaci efficaci anche i nemici che si pensavano invincibili si possono mettere alle corde. Una lezione che ha imparato bene l’altra grande emergenza, silenziosa, del nostro Paese: l’Epatite C. Un milione e mezzo di persone infette e la gran parte non sa di esserlo. E, di conseguenza, non sa che se inizia presto la cura con farmaci appropriati da questo virus si guarisce. E, invece, spesso arriva tardi quando ormai c’è ben poco da fare e l’unica speranza è il trapianto. "Bisogna mettere in atto nuove strategie, studiare nuovi farmaci, combinare diversamente quelli a disposizione – Continua il prof. Stefano Vella - E’ uno scenario nuovo quello del paziente cronico e dobbiamo saperci adattare. Ecco perché si parla di una nuova ‘sfida’. Anche perché se fino a qualche tempo fa il paziente ci chiedeva di vivere anni in più, oggi che questi anni li ha conquistati ci chiede – anzi pretende- che siano anni di qualità".
Ancora una volta la chiave di volta della terapia gioca su due parole: presto e bene. Ovvero iniziare appena possibile la migliore terapia possibile per quel paziente. Oggi nella lotta all’HIV dobbiamo puntare, da una parte, alla miglior gestione possibile delle terapie dei pazienti sieropositivi, dall’altra alla cura. Il virus deve essere stanato da dentro le cellule. Solo così si potrà pensare davvero di combatterlo definitivamente. Questa guerra si può vincere. Le armi ci sono. Saremmo a buon punto se ci fosse più consapevolezza della malattia. E’ paradossale, spiega il professor Vella, sappiamo come combattere il virus, abbiamo a disposizione terapie che si sono dimostrate efficaci, possiamo addirittura confidare nella guarigione del paziente ma ci vediamo costretti a parlare di ‘emergenza Epatite C’ perché manca la consapevolezza nella collettività che questa malattia esiste ed è spietata”.
HIV & HCV: LE CIFRE
Commenta il professor Stefano Vella :una persona su 180 nel mondo convive con l’HIV: in tutto 34 milioni. E’ come se ne fosse colpita tutta la popolazione del Canada. Sul pianeta 7400 persone al giorno vengono infettate dall’HIV. I bambini sono oltre mille. Ogni 30 secondi una persona muore di AIDS. In Italia si stima che siano 170/180 mila le persone affette da HIV e circa 40mila quelle con Aids. Nel nostro Paese un sieropositivo su 4 non sa di esserlo. Le nuove infezioni in un anno sono circa quattromila, 11 ogni giorno.
Hcv : Una persona su 40 nel mondo convive con l’infezione cronica da virus C. Il 2-3% della popolazione italiana è venuta a contatto con il virus e circa un milione e 700mila sono i pazienti portatori cronici del virus. Ogni anno si verificano circa mille nuovi casi di epatite C. Secondo l’OMS l’Epatite C causa il maggior numero di decessi tra le malattie infettive trasmissibili ed è la prima causa di trapianto di fegato al mondo.
HIV & HCV: due sfide tanto uguali eppure così diverse. Due sfide che adesso si trovano a fare i conti, è proprio il caso di dirlo, con una crisi economica che costringe tutti a rivedere le strategie. E anche questa è una nuova emergenza.