Forum P.A. 2012


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Lo Stato al computer

L'agenda per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione al Forum in svolgimento a Roma

di Emanuela Gialli
(e.gialli@rai.it)


“Open government”, gestione aperta. E’ il tema guida del Forum della Pubblica Amministrazione in corso fino a sabato 19 maggio alla Nuova Fiera di Roma. Nel giorno di apertura è intervenuto il presidente del Consiglio, Mario Monti. Ormai giornalisti e opinione pubblica sono abituati al modo in cui il premier si propone alle platee che accompagnano i suo impegni: con discorsi preparati, arricchiti però sempre da inserimenti “a braccio”, pensati, e riferiti, al momento. In apertura, Monti ha voluto immediatamente riferirsi al contesto di pericolosa tensione che si è venuto a creare attorno all’operato di Equitalia, da quando in tutta Italia sono stati messi a segno, “a sorpresa”, i blitz della Finanza in negozi, studi professionali e imprese. Il supporto del governo ai dipendenti pubblici che fanno il loro dovere sarà “incondizionato e costante”, l’insofferenza dei cittadini è legittima, ma non può venir meno la fiducia e il rispetto nei confronti di chi è chiamato a recuperare tasse in passato non pagate. Questo tema è stato l’abbrivio per discutere del funzionamento della P.A. e dell’agenda predisposta da questo esecutivo per modernizzarla, dotandola di moderne tecnologie, renderla efficace e trasparente. “La trasparenza” è il “filo che cuce i diversi settori dell’amministrazione statale nell’unità di funzionamento”, ha detto il ministro, Patroni Griffi. E nella trasparenza della P.A. il ministro fa ricadere quel disegno di legge anti-corruzione, al quale, una volta all’esame dell’Aula del Parlamento, il governo ha intenzione di apportare le modifiche per prevenire la corruzione. Ma con la digitalizzazione della Pubblica amministrazione l’organico verrà ridimensionato. “No, ci sarà semmai una redistribuzione delle risorse”, ha risposto il ministro. Naturalmente, in questo processo di riformulazione dell’architettura amministrativa dello Stato sono i Comuni, in primis, e gli altri Enti Territoriali a essere chiamati in causa, già in stato di confusione per l’Imu, che il presidente dell’Anci, Delrio, a Televideo, ha definito “un pasticcio enorme”. Il passo tecnologico che vuole imprimere il governo alla P.A. non rischia di consolidare quell’Italia “a due velocità” che i cittadini conoscono? “No, anzi servirà per ridurre le disparità”, ha affermato convinto Graziano Delrio. E la Scuola? “Bisogna intervenire sul piano organizzativo”, ha dichiarato il ministro Profumo. “Nessun futuro taglio a docenti e personale amministrativo, solo operazioni per rendere il Ministero meno autorizzativo e più collaborativo”. Ma nelle scuole si può imparare a pagare le tasse? “E’ uno degli elementi sul quale stiamo lavorando: l’educazione finanziaria, per fare in modo che le tasse non siano intese dalla collettività come gabelle, ma come un’occasione di crescita per il Paese.