Sono nati nello stesso giorno: Paolo Conte nel 1937 e Adriano Celentano l'anno successivo. Le loro carriere si sono incrociate spesso. La prima volta fu nel 1966 quando Celentano decide di inserire il brano 'Chi era lui', scritto da Conte, nel suo album "La Festa". La collaborazione tra i due proseguirà con 'La coppia più bella del mondo' (con il testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete) e con 'Azzurro', i cui testi sono di Vito Pallavicini che sarà il paroliere con cui Conte scriverà il maggior numero di canzoni. Nel 2005 Conte torna a scrivere per il "molleggiato": la canzone si intitola 'L'indiano'.
Adriano Cementano è nato il 6 gennaio 1938 a Milano da una famiglia di origine pugliese.
Le sue pause, celebri quanto i monologhi a sorpresa, l'assoluta libertà editoriale, i contratti milionari, le polemiche, i record di ascolti: sono gli ingredienti della Celentano-tv, definita anche la ‘dissoluzione del varietà’.
Anche se oggi l'Adriano Celentano personaggio della tv e il difensore di cause destinate a fare polemica occupa più spazio pubblico del cantante, non si può non ricordare la sua carriera lunga più di mezzo secolo, che rappresenta uno dei capitoli piu pregiati della storia della canzone italiana.
Senza contare che negli ultimi dieci anni con il disco con Mina, con 'Io non so parlar d'amore', 'Esco di rado e parlo ancora meno' fino al recente 'Dormi amore la situazione non e buona' ha realizzato vendite assolutamente fuori portata per il mercato italiano.
Sul piano musicale la sua carriera e divisa in diverse fasi. La prima e quella del rock'n'roll. Celentano penso di conciliare la portata eversiva di quella musica rivoluzionaria con la comicita di Jerry Lewis. Le sue doti naturali e il suo strampalato stile di ballerino hanno fatto nascere il mito del 'Molleggiato'. Prima alla testa dei Ricky Boys, la band di rock'n'roll formata con Gaber e Jannacci poi con brani come 'Il tuo bacio e come un rock', 'Il ribelle', 'Ciao ti diro'. Nel '61 arriva secondo a Sanremo in coppia con Little Tony con 'Ventiquattromila baci'.
La fase del rock'n'roll si conclude con l'inizio dell'avventure del Clan, sorta di Rat Pack alla Milanese fondato con amici, parenti e fidanzate. Durante questo periodo incide 'Pregherò', cover di 'Stand by me' in cui manifesta quello spirito religioso-predicatorio che diventera poi uno dei tratti caratteristici della sua personalita, 'Chi ce l'ha con me', 'Grazie prego scusi', 'Il tangaccio', 'Stai lontana da me'. Il Clan finirà in un mare di carte bollate mentre gli anni della contestazione rischiano di minare il suo status di divo assoluto dell'epoca d'oro del Cantagiro e del 45 giri.
Nel 1966 pero anticipa le tesi ecologiste con 'Il ragazzo della via Gluck' (la via di Milano dove è nato). Piu o meno nello stesso periodo incide un altro dei suoi capolavori, 'Azzurro', brano scritto nel 1966 da Paolo Conte. Il filone ecologista ha un altro caposaldo nel 'Mondo in una settima'. Con 'La coppia piu bella del mondo' nel 1967 si attira le accuse di antidivorzismo, ma il singolo viene pubblicato con un retro che e tra le sue prove piu belle di cantante, 'Una carezza in un pugno'.
La polemica con la generazione del '68 esplode con 'Tre passi avanti', 'Torno sui miei passi' e 'Chi non lavora non fa l'amore' che, cantata in coppia con Claudia Mori (nel frattempo diventata sua moglie) vince Sanremo nel '70. Del '72 e un altro colpo del suo genio anticipatore: 'Prisencolinensinainciusol', un gramelot funk che e il primo rap italiano (che finira in classifica negli Usa). Nel 1977 e il primo cantante italiano a fare una tournee negli stadi. Nel 1976 pubblica il suo piu grande successo del decennio 'Svalutation'.
Gli anni '80 vedono la sua trasformazione in protagonista della commedia cinematografica e il suo debutto da telepredicatore con l'ormai leggendario 'Fantastico 8'. Da allora fino a oggi la sua carriera si è divisa tra le già citate esperienze discografiche e le sue seguitissime apparizioni tv. La piu originale tra le sue performance musicali l'ha realizzata davanti a Papa Wojtyla nel 1997 a Bologna, di fronte a 500mila persone e la diretta tv, improvvisando una Marcia da Molleggiato attorno al Pontefice.
>>Guarda la fotogallery "La mia voce non mi è mai piaciuta - ha confessato Paolo Conte in una intervista al quotidiano tedesco “Die Zeit” -, suona come lo schricchiolio di una porta arruginita". Non a caso, quindi, come ha ricordato nell'intervista, Conte ha ''cominciato a cantare solo nel 1974", dopo avere scritto per altri cantanti.
Conte ha rivelato, inoltre, di avere cantato, all'inizio, soprattutto per gli uomini, perché ''potessero ritrovarsi nelle mie storie''. La loro partecipazione "mi ha sempre procurato un'enorme soddisfazione", ha spiegato durante l'intervista.
Paolo Conte nasce in una famiglia borghese artigiana nel 1937. Inizia a prendere lezioni di pianoforte da bambino, insieme al fratello Giorgio, più piccolo di quattro anni, che diventerà anch'egli un cantautore molto apprezzato.
Laureato in giurisprudenza, destinato alla carriera notarile (ha esercitato per molti anni la professione di avvocato), si avvicina al mondo del jazz (su influsso del padre) come amatore suonando il vibrafono in alcuni gruppi musicali di Asti: ed è proprio con uno di questi gruppi, il Paul Conte Quartet (in cui Giorgio suona la batteria), che fa il suo debutto discografico nel 1962, incidendo un Ep per la RCA Italiana. E’ uscito il 12 settembre del 2008 'Paolo Conte Plays Jazz': un cd con le prime registrazioni discografiche in cui l'artista suona il jazz. Si tratta di registrazioni originali per la maggior parte irreperibili su disco da decine di anni in quanto se ne erano perse le tracce. Oggi, grazie ad una ricerca accurata negli archivi storici, sono state recuperate e pubblicate in questo album.
Sono molti i successi come autore per altri artisti, oltre che per Cementano ha scritto con Michele Virano, maestro di musica e suo concittadino, le musiche di molte canzoni: 'Insieme a te non ci sto più' per Caterina Caselli, Tripoli '69 per Patty Pravo, Messico e nuvole per Enzo Jannacci.
Il suo esordio come cantautore nel 1974 avviene con il disco intitolato semplicemente con il suo nome e cognome, "Paolo Conte". All'interno c'è una sua versione di ‘Una giornata al mare’, e alcune canzoni nuove tra cui una, ‘Onda su onda’, che qualche mese dopo viene incisa con successo da Bruno Lauzi.
Il suo nome compare nel titolo di una delle poche canzoni scritte da Roberto Benigni il quale, durante una serata del Club Tenco, presentò 'Mi piace la moglie di Paolo Conte', dedicandola ironicamente a Egle Conte e parodiando le tematiche delle sue canzoni. Conte, presente alla stessa serata, ricambiò scherzosamente con una dedica "alla zia di Benigni, della quale mi sono invaghito".
Il 6 gennaio nella storia
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