"E' particolarmente triste quando un mondo che deve essere espressione di valori alti, come lo sport, si dimostra un concentrato di aspetti tra i piu riprovevoli come la slealtà, l'illegalità e il falso". Così il premier Mario Monti ha risposto commentando lo scandalo del calcio parlando di "fenomeni indegni. Trovo inammissibile - continua poi Monti - e me ne sono occupato anche quando ero commissario europeo, che si usino soldi pubblici per ripianare società di calcio. Non sto facendo una proposta e men che meno una proposta che viene dal governo, ma è un desiderio che qualche volta io - che pure sono stato molto appassionato di calcio tanti anni fa - dentro di me sento: se per due o tre anni per caso non gioverebbe molto alla maturazione di noi cittadini italiani una totale sospensione di questo gioco". Mario Monti torna poi a parlare della sospensione della partita a Genova sostenendo che si dovrà approfondire quanto avvenuto e denunciando "l'invisibile ricatto pieno di omertà" con "giocatori che si sono tolti la maglia di fronte a chissà quali minacce" da parte di "poteri occulti" dando vita ad uno spettacolo "spaventoso".
Prandelli: 'Voglia di uscirne puliti'
"Vogliamo tutti giocare, vincere. E uscirne puliti". All'indomani della bufera calcioscommesse, Cesare Prandelli fa il punto sulla situazione azzurra. Il commissario tecnico azzurro ne ha parlato con RaiSport, pochi minuti prima della scossa che ha fatto tremare l'Emilia e in Centro-Nord d'Italia. "Sono situazioni che fanno riflettere, ti rendi conto che c'é di peggio...", ha poi aggiunto Prandelli. "E' stato molto doloroso sul piano umano tagliare Criscito dal gruppo dei 23 azzurri", ha ribadito Prandelli nella consueta intervista prepartita (gara che però non si giocherà a Parma per il forte sisma che ha colpito ancora l'Emilia) alla Rai, nell'ambito dell'accordo di esclusiva tra federcalcio e tv pubblica. "Non potevamo però addossargli la responsabilità di portarlo in giro per l'Europa, abbiamo voluto offrirgli una protezione. Lui mi ha subito detto che non c'entrava nulla, e noi crediamo a Mimmo", le parole del ct. Quanto alle foto che ritraggono Criscito, "saranno gli stessi giocatori a dire perché erano lì in quel posto, con quei tipi dall'aspetto losco. Ma la cosa più fastidiosa - ha voluto puntualizzare Prandelli - è che qualcuno abbia accostato la vicenda di Bonucci a quella di Criscito. Lo ribadisco, lui non ha ricevuto alcun tipo di avviso. Per questo viene con noi all'Europeo". Ora Prandelli deve allenare il fisico degli azzurri, ma anche la mente. "Il paragone col 2006, lo ripeto, mi pare un luogo comune: si dice che nei momenti particolari il gruppo si compatti, e io me lo auguro. Ma non credo alla teoria secondo cui 'gli italiani si esaltano nelle difficolta''. Noi ci esaltiamo nella serenità...". Ieri gli azzurri della Juve hanno osservato un silenzio di fronte alla vicenda Conte. "Decisione da rispettare, dovremmo adottarla anche noi. Ma siamo l'Italia, siamo obbligati a metterci la faccia anche nei momenti più scomodi. Dobbiamo affrontare i temi più spinosi con la dignità di persone che fanno il proprio lavoro nel modo più serio possibile. Questi giocatori sono ragazzi - la considerazione del ct - con la loro sensibilità. Però hanno una fortuna: hanno, abbiamo il campo, dove sfogare le tensioni. Quando hai smaltito la fatica mentale, puoi giocare a calcio". Non vuole fare la parte di chi si sente danneggiato, Prandelli: "Danneggiato io? L'importante è far capire alla gente la nostra intenzione: dobbiamo fare pulizia". "La cosa più fastidiosa è che qualcuno ha accostato la vicenda di Bonucci a quella di Criscito: lo dico a tutela dei giocatori e dei loro familiari": lo ha detto il commissario tecnico della nazionale Cesare Prandelli, all'indomani del blitz della polizia a Coverciano per l'inchiesta sul calcioscommesse. "Bonucci, lo ribadisco, non ha ricevuto alcun tipo di avviso dalla procura: per questo viene con noi all'Europeo", ha aggiunto il ct a Bruno Gentili, nell'intervista esclusiva a Rai Sport.